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Overview (TURKMENISTAN)

Secondo dati Istat, nel periodo Gennaio-Novembre 2020, il valore delle esportazioni Italiane in Turkmenistan è stato di 36,1 milioni di Euro, a fronte di importazioni per 76,3 milioni, di cui 69,7 milioni costituiti da prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio. Nello stesso intervallo temporale le istituzioni statistiche nazionali del Turkmenistan riportano invece valori che ammontano, rispettivamente a 49,7 milioni USD  e 23,0 milioni.

Il Gruppo ENI, presente nel paese dal 2008 a seguito dell’acquisizione della società petrolifera Burren, intende consolidare ulteriormente la propria posizione tramite un  aumento significativo dei propri investimenti che passi però attraverso una rinegoziazione degli accordi attualmente in essere con le Autorità locali.

Altra azienda attiva nel paese, presente in loco anche con uffici nella capitale Ashgabat, è la RINA che ha partecipato a progetti di creazione e certificazione di impianti nel settore energetico, ma non solo.

Merita segnalare che, a seguito di business forum bilaterali organizzati nel 2018 e nel 2019, anche SACE  ha mostrato disponibilità al finanziamento di progetti nel paese.

Il ruolo dell’italia quale partner commerciale non è limitato al settore energetico, essendo molto forte anche in quello dell’industria pesante, ambito in cui dovrebbe espandersi e “qualificarsi” il ruolo delle aziende nazionali che hanno sino ad oggi partecipato a progetti solo in modo indiretto, prevalentemente quali fornitori di beni intermedi.

Nonostante il ruolo “secondario”, il contributo delle aziende italiane è stato tuttavia fondamentale poiché è solo grazie ad esso che sono stati portati a compimento progetti in ambito petrolchimico (impianti per la produzione di polimeri, fertilizzanti, distribuzione di idrocarburi) e delle comunicazioni e dei trasporti  (Porto di Turkmenbashi, località costiera sul mar Caspio). Le Autorità turkmene hanno inoltre manifestato interesse ad estendere la cooperazione bilaterale all’agricoltura, all’industria aerospaziale, alle comunicazioni, alle infrastrutture , al settore medico-farmaceutico e a quello tessile.

Più incerte sono invece le prospettive per quanto riguarda le importazioni da parte Turkmena di beni di consumo, attualmente alquanto esigue a causa delle politiche autarchiche adottate nel paese e  mirate alla protezione delle produzioni nazionali.

L’Ambasciata ha avviato la propria attività nel 2013 sostenendo e promuovendo attivamente  la cooperazione economica bilaterale  tramite l’organizzazione di business forum  e la facilitazione di scambi ad alto livello anche tramite visite di delegazioni turkmene in Italia

Il 07/11/2019 Il Pesidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro, già di per sé di altissimo profilo, è stato significativo anche per le potenziali ricadute in ambito economico-commerciale  avendo visto la partecipazione dei vertici di alcune tra le più importanti aziende Italiane attive nei settori maggiormente  interessanti per il Turkmenistan. In occasione dell’incontro, e di un successivo scambio telefonico tra i due Capi di Stato lo scorso mese di settembre 2020, è stata confermata la volontà comune di rafforzare ed espandere la cooperazione strategica in settori diversi da quello energetico, e anche in ambito culturale e turistico.

Nello stesso mese di settembre 2020, per accrescere la cooperazione bilaterale e promuovere la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti, è stato ratificato l’accordo bilaterale sulla Promozione e Protezione degli investimenti, che avrà durata decennale e include la possibilità di una proroga di ulteriori 5 anni.

Ultimo aggiornamento: 03/03/2021