Overview (CINA)
Il dato complessivo delle esportazioni italiane verso la Cina nei primi 9 mesi del 2021 su base annua registra una crescita del 31,5% (+21,7% rispetto ai primi 9 mesi del 2019). Nei primi nove mesi del 2021 sono stati esportati dall’Italia un totale di 11,45 miliardi di euro verso la Cina, a fronte di importazioni dalla Cina pari a 28,08 miliardi. del 28,3%
Nei primi nove mesi del 2021, la crescita tendenziale delle nostre esportazioni è dovuta in particolare all'ottimo andamento della meccanica (+27,1%), del tessile/abbigliamento (+55,2%), dei prodotti alimentari (+44,6%) e dei mezzi di trasporto (+65,5%), che assieme pesano oltre la meta' del totale dei prodotti esportati. Positivo, seppur piu' moderato, e' stato l'incremento dell'export di prodotti chimici e farmaceutici.
Il nostro export verso la Cina non solo non ha conosciuto flessioni nelle fasi più critiche della pandemia, ma se la sua crescita tendenziale si manterra' costante anche per l'ultimo trimestre 2021, esso superera' in valore gli ultimi tre anni.
INTERSCAMBIO ITALIA-CINA 2020
Nel 2020 il valore dell'interscambio UE-Cina e' stato di 586 mld di euro con un incremento del 4,4% rispetto al 2019 (Il valore non include il dato del Regno Unito). L'Italia (45 mld; +0,9%) si colloca al quarto posto dopo Germania (178,5 mld; +3%), Paesi Bassi (107 mld; +4,2%) e Francia (53,5 mld; +0,8%). Cresce anche il saldo negativo complessivo dell'UE (-181 mld; +9.9%) e in particolare di Paesi Bassi (-75,6 mld; +0,9%), Polonia (-20,3 mld; +13,3%), Italia (-19,3mld; +3%) e Francia (-18,5mld; +65.9%). Si riduce il saldo attivo della Germania (14,4 mld; -25,4%) e quello passivo di Spagna (-17 mld; -5,9%). L'Irlanda e' l'unico Paese UE ad avere un saldo attivo in crescita (6 mld; +19,4%).
3. ESPORTAZIONI ITALIA (12,9 MLD; -0.6%). Nel 2020 la crescita nel periodo luglio-dicembre ha portato l'export italiano verso la Cina ad un valore sostanzialmente analogo a quello del 2019. I principali settori hanno avuto un andamento differenziato tra di loro. Macchinari (3,8 mld; -2,3%), abbigliamento, tessuti, calzature e articoli in cuoio (1,9 mld; -0,8%) e automotive (634 mln; -3,2%) hanno avuto flessioni abbastanza contenute. Ottima e' stata la performance dei prodotti chimici (1,9 mld; +8%), dovuta principalmente all'incremento di iniziatori ed acceleranti di reazione' (+174 mln di euro) relativi all'industria della plastica. In crescita anche le esportazioni di metalli e lavori di metallo (865 mln; +27,9%), soprattutto rame e alluminio, del settore apparecchiature elettriche (611 mln; +8.8%), principalmente interruttori e parti di telefonia, nonche' quelle del settore agroalimentare (513 mln; +16,3%) per l'incremento delle esportazioni di carne e latticini. Inoltre, nel settore agroalimentare si riducono rispetto al 2019 le esportazioni di vino (98 mln; -26,5%), una flessione che ha riguardato anche gli altri grandi esportatori europei come la Francia (417 mln; -20,3%) e la Spagna (88 mln; -31%). In flessione infine le esportazioni di strumenti (495 mln; -10,1%) e l'arredamento (477 mln; -8.5%).
L'Italia si colloca al quarto posto tra i principali esportatori europei dopo Germania, Francia e Paesi Bassi.
IMPORTAZIONI ITALIA (32,1 MLD; +1.5%). Nel 2020 le importazioni dalla Cina nel nostro Paese sono state caratterizzate da un fortissimo aumento dei materiali anti-COVID: le sole mascherine (2,8 mld; +3734%) sono diventate uno dei principali prodotti acquistati dalla Cina, pari a circa il 10% dell'intero import. Tale dato va a compensare le riduzioni sperimentate in tutti gli altri principali settori. Sono calate infatti le importazioni di apparecchiature elettriche (6,7 mld; -0,5%), macchinari (5,5 mld; -1,4), abbigliamento (2,3 mld; -4,1%), metallo e lavori di metallo (2,2 mld; -27,9%), filati e tessuti (1,3 mld; -30.2%) e calzature (752; -13,8). In crescita, sempre a causa del COVID, le importazioni di strumenti (1,3 mld; +0.2%) e prodotti chimici (2.3 mld; +14,5%), tra cui i farmaceutici.