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Disponibilitą materie prime (TERRITORI PALESTINESI)

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Osservazioni

La principale materia prima palestinese e' la pietra e in particolare il marmo, che infatti costituisce il principale prodotto di esportazione, L'area a maggior vocazione nel settore e' quella di Hebron e Betlemme. Ad Hebron, in particolare, l'Italia ha finanziato la realizzazione id uno Stone and Marble Center, in seno al Politecnico, pienamente operativo sia nella certificazione della pietra che nella realizzazione di corsi di formazione di alto livello. L’economia palestinese dispone, inoltre, di giacimenti di gas, peraltro ancora non sfruttati,  scoperti nel 2000 nelle acque territoriali palestinesi antistanti la Striscia di Gaza. Dopo l'acquisizione di BG (che deteneva una licenza di esplorazione della durata di 25 anni assegnata nel 1999) da parte di Shell, i diritti sul giacimento di 1,3 tcm, appartengono al Consorzio Shell, Palestinian Investment Fund PIF e Consolitated Constructors Company CCC. Shell ha reso noto che intende vendere alcuni asset, tra cui Gaza Marine, e questo potrebbe quindi cambiare i players di riferimento.Il possibile sfruttamento del gas di Gaza Marine incontra ancora degli ostacoli, di varia natura. Da un lato, esiste una intesa sullo sfruttamento del giacimento tra la PA - sotto la cui giurisdizione ricade Gaza Marine -, Israele e il Consorzio. Dall'altro, occorre affrontare sia il tema del quadro politico all’interno della Striscia sia gli aspetti tecnici dell’avvio dello sfruttamento e della lavorazione del gas che, dal punto di vista economico, sarebbe efficiente realizzare ad Askelon, in quanto ivi presente la necessaria tecnologia ed una dimensione adatta.