La fusione darebbe luogo alla costituzione di un istituto di credito indipendente con sede centrale in Estonia e filiali in Lettonia e Lituania.

Secondo la banca centrale estone, in caso di costituzione del nuovo istituto che diverrebbe in ordine d’importanza il secondo nella regione baltica, oltre al rafforzamento della competitività sui servizi bancari offerti ai privati, il volume delle attività nel settore bancario nazionale verrebbe incrementato del 40% .

La stessa banca centrale ritiene inoltre che là dove il suddetto programma divenisse operativo la stabilità finanziaria estone potrebbe essere maggiormente esposta ai rischi derivanti dall’interconnessione dei mercati e dall’entità delle attività del nuovo istituto di credito in Lettonia e Lituania. Tale esposizione potrebbe determinare un aumento delle riserve addizionali di capitale “capital buffers” detenute dagli istituti necessarie a far fronte ad eventuali shock imprevisti ed a proteggere l’intero settore bancario dal rischio sistemico in genere associato ad una forte espansione del debito interno nazionale.

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Ambasciata d'Italia - ESTONIA