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10/11/2014 - Monitoring sul mercato del vino in Russia

Monitoring sul mercato del vino in Russia

La Russia punta sul vino
Nel sud della Russia potrebbe essere costituita ben presto una società pubblica per la gestione e lo sviluppo di vigneti
al fine della produzione di vino. Essa dovrà garantire ai produttori locali le forniture delle materie prime che attualmente vengono acquistate all’estero. L’obbiettivo è quello di trasformare la Russia in uno dei maggiori paesi produttori di vino. Il progetto porta la firma del Responsabile per Diritti degli Imprenditori, Boris Titov. Egli propone di utilizzare come base per la nuova società diverse aziende vinicole della Crimea attualmente in difficili condizioni sia dal punto di vista finanziario, sia da quello tecnologico. La nuova società costituita sarebbe quindi in grado di produrre il materiale vinicolo che oggi viene acquistato da Spagna, Italia, Sud Africa, Cile e Argentina.

Il vino russo diventa DOC
Una nuova legge sul vino sarà introdotta nella Camera Bassa (la Duma) del Parlamento russo entro dicembre 2014.
Lo ha riferito il Presidente dei Viticoltori Russi, Leonid Popovich sottolineando il fatto che oltre alla Crimea vi siano ottimi vigneti in Daghestan, Krasnodar, nella regione di Stavropol e di Kabardino-Balkaria. Popovich ha affermato che la nuova legge agevolerà l’attività produttiva del vino in Russia eliminando numerose barriere burocratiche. Inoltre gli operatori del mercato sperano che le autorità russe approveranno una legge secondo la quale in Russia verrà applicato il sistema delle denominazioni d’origine.
Il 27 maggio 2014 in una riunione sullo sviluppo della viticoltura in Abrau-Durso il Primo Ministro russo Dmitry Medvedev ha rassicurato i produttori di vino confermando la possibilità di introdurre una legge sull’uva e sul vino che fosse in linea con le pratiche europee.

In arrivo prezzi minimi sui vini
Rosalkogolregulirovanie, Ente Federale Russo per il controllo dei prodotti alcolici, valuta l’ipotesi di introdurre
prezzi minimi consentiti del vino e degli spumanti.
Le autorità russe propongono di modificare i rispettivi atti legislativi e includere questi prodotti nella lista della merce cui prezzi sono soggetti del controllo governativo in base al decreto governativo del 7 marzo 1995.
Ad oggi vi è indicata solo la vodka ed altri superalcolici con più di 28 gradi.
Tale misura consentirà di garantire la competitività del mercato e sostenere gli interessi del settore vinicolo russo in generale. Una prima proposta relativa all’aumento dei prezzi minimi sugli spumanti risale al novembre del 2012, non incontrando tuttavia il favore del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Cremlino non vieta vini europei
Il Governo russo non valuta la possibilità di vietare le importazioni dei vini dall’estero.
Lo ha dichiarato il vice premier Olga Golodets durante il forum economico svoltosi a Sochi il 19 settembre.
Precedentemente il capo della commissione della Camera Sociale Vladimir Slepak ha proposto di approvare il divieto alle importazioni dell’alcol e del tabacco provenienti dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
 Il vice premier Elena Golodets ha anche aggiunto che attualmente il Governo russo discute l’introduzione di un programma speciale per il supporto dei viticoltori di Kransodar e di Crimea.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - RUSSIA