Secondo la metodologia del nuovo Sistema europeo dei conti nazionali e regionali - ESA 2010 adottato dall’Estonia a settembre scorso il dato destagionalizzato e corretto per effetto del calendario indica un aumento del PIL rispetto ai primi tre mesi del corrente anno dell’1,1% e del 2,9% in rapporto ai dati aggiornati relativi al secondo trimestre 2013.
Nel periodo di riferimento, La crescita è stato influenzata dall’andamento positivo del valore aggiunto nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, nel commercio ed energia, nonché dai maggiori introiti derivanti da accise e dall’imposta sul valore aggiunto. Negativo l’andamento nei settori delle costruzioni, sanità e trasporti. Riguardo all’interscambio, le esportazioni di merci sono diminuite per il quarto trimestre consecutivo a causa del decremento registrato nei comparti dei prodotti chimici, dell’elettronica e di altri prodotti del comparto manifatturiero. L’Ufficio di statistica rileva inoltre una diminuzione a prezzi reali delle importazioni di beni e servizi dello 0,7%. Le esportazioni nette, grazie al costante aumento dei servizi, sono ammontate al 3,7% del PIL, attorno ai livelli registrati nel 2011.
Nel secondo trimestre 2014 la domanda nazionale ha registrato un aumento del 4,4% a prezzi reali determinato dalla spesa per consumi finali delle famiglie (+3,6%), dalla variazione dello stock di rimanenze di merci e materie prime. Anche la formazione di capitale fisso lordo registra un incremento dello 0,7% per gli investimenti in fabbricati da parte delle società non finanziarie. In diminuzione gli investimenti delle amministrazioni pubbliche e quelli nel comparto dei mezzi di trasporto.
 

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Ambasciata d'Italia - ESTONIA