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08/07/2014 - Nota sull’andamento dell’interscambio commerciale nel primo quadrimestre 2014

Nota sull’andamento dell’interscambio commerciale nel primo quadrimestre 2014

I dati Eurostat relativi al primo quadrimestre 2014 indicano un calo dell'interscambio tra Italia e Russia rispetto allo stesso periodo del 2013 (-5,6%).

Il calo delle esportazioni, nella misura del 4,8%, appare riconducibile in massima parte alla svalutazione del rublo, che rende, di fatto, piu' costose le importazioni di prodotti dall'estero (il valore minimo della valuta rispetto all'euro e' stato toccato a gennaio 2014 e da allora la "risalita" e' stata solo parziale), e al rallentamento generale dell'economia europea e russa.

La riduzione delle importazioni italiane dalla Russia e' particolarmente evidente con riferimento al greggio (-50% circa), ai derivati dalla raffinazione del petrolio (-21%) e ai prodotti della siderurgia (-26%). Tale consistente diminuzione e' riconducibile alla stagnazione dell'economia italiana e al conseguente calo della domanda aggregata di prodotti energetici e materie prime, sia per i consumatori sia per la produzione. Peraltro, il peso sul totale delle importazioni dalla Russia delle forniture di gas naturale nel primo trimestre 2014 e' lievemente cresciuto.

Tali tendenze sono rispecchiate anche nei dati di fonte russa, che notoriamente differiscono da quelli europei per via delle diverse metodologie di rilevazione, delle "triangolazioni" di merci attraverso il territorio di Paesi terzi e dell'"effetto Rotterdam". I dati Rosstat riportano, infatti, un calo complessivo dell'interscambio del 12,4% nel primo quadrimestre 2014, una diminuzione delle importazioni dall'Italia del 7% - maggiore, dunque, di quella che si rileva da fonte Istat - e delle esportazioni russe del 15,8%.

Una sensibile diminuzione dell'interscambio e' comune a tutti i principali partner UE. L'Italia rimane dunque il quarto partner commerciale in assoluto (quinto, dopo l'Ucraina, secondo i dati Rosstat) e il secondo in Europa (dopo la Germania, al netto dell' "effetto Rotterdam").

Le esportazioni di prodotti italiani sono peraltro calate meno di quelle dei nostri principali concorrenti: a fronte del -4,8% italiano, l'export tedesco ha registrato un pesante -13,8%, la Francia -6% (partendo peraltro da livelli sensibilmente piu' bassi del nostro), la Polonia -8% e i Paesi Bassi -29,9% (sebbene quest'ultimo dato debba essere assunto al netto dalla riduzione dei flussi di merci provenienti da altri Paesi UE e transitanti in Olanda).

Scorporando i dati per settore, si osserva un calo in quasi tutti i comparti, con eccezione di quello "alimentare e bevande" (+14,3%) e dei semilavorati (+18,8%). Sostanzialmente stabile la meccanica, che conta per piu' del 30% sul totale dell'export italiano nella Federazione, settore nel quale la domanda dei prodotti italiani non ha subito diminuzioni significative.  

Per le tabelle statistiche, si rimanda alla Nota pubblicata nella sezione Approfondimenti. 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - RUSSIA