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09/03/2024 - La Spagna e la sfida dell’idrogeno

La Spagna e la sfida dell’idrogeno

La seconda Giornata sull’idrogeno a cura di ENAGAS, permette di fare il punto su uno degli ambiti, quello dell’idrogeno verde, su cui il Governo spagnolo sta puntando per il perseguimento di una molteplicità di obiettivi: decarbonizzazione dell’economia, autonomia strategica, re-industrializzazione, trasformazione della penisola iberica (e, in particolare, della Spagna) in un nuovo “hub” energetico.

In particolare, il 14 settembre ENAGAS ha avviato il processo “call for interest” per individuare le esigenze di produzione e consumo e meglio modellare la propria rete infrastrutturale.

Nel complesso hanno partecipato 206 imprese (di cui il 45% impegnate nella produzione, il 40% nel consumo ed il 15% nella commercializzazione), presentando un totale di 650 progetti (il 65% dei quali afferenti alla produzione, il 20% al consumo ed il 15% alla commercializzazione). Gli esiti sono stati utili per ENAGAS al fine di delineare tre distinti scenari:

a) il primo di potenziale massimo, che tiene in considerazione tutti i progetti presentati. Si contemplano una produzione di 7,9 milioni di tonnellate annue ed una capacità di elettrolisi di 74,3 GW. La domanda di idrogeno verde in Spagna sarebbe pari ad 1,4 di milioni di tonnellate annue.

b) il secondo, denominato “Call for interest”, viene costruito a partire dal precedente, prendendo in esame unicamente i progetti maggiormente maturi, includendo quelli orientati alle esportazioni ed escludendo quelli di autoconsumo (in quanto non necessitanti infrastrutture). In questo caso si contemplano una produzione di 2,5 milioni di tonnellate annue ed una capacità di elettrolisi di 23,3 GW. La domanda di idrogeno verde in Spagna sarebbe pari ad un milione di tonnellate annue, una quantità superiore - ha sottolineato l’amministratore delegato Gonzalo Aizpiri - al consumo attuale pari a 600 mila tonnellate di idrogeno grigio.

c) infine, uno scenario “base”, che, partendo da quello “Call for interest”, prende in considerazione unicamente i progetti centrati sul consumo nazionale. In proposito, l’AD Arturo Gonzalo ha indicato come questo scenario si avvicini a quello del PNIEC aggiornato, contemplando 1,6 milioni di tonnellate di idrogeno prodotte, 13,4 GW di capacità installata di elettrolisi ed un milione di tonnellate di consumo nazionale.

Nel corso del convegno l’Amministratore delegato ha mostrato come vi fosse una sostanziale sovrapposizione tra le aree dei possibili progetti di produzione di idrogeno verde, quelle potenziali di consumo e l’infrastruttura spagnola intanto presentata a livello europeo per i progetti di interesse comune (PCI) con orizzonte temporale fissato al 2030. In sostanza, gli esiti della “call for interest” – è stato rimarcato - avvalorano l’idea di infrastruttura a cui ENAGAS sta lavorando.

Sulla base delle rilevazioni compiute sono state, tuttavia, identificate tre aree per le quali il progetto di rete potrebbe essere aggiornato in vista della proposta al Ministero della Transizione Ecologica di “red troncal” (ossia spina dorsale) da sottoporsi prima della scadenza del 29 aprile: Andalusia, con particolare riguardo alla zona di Algeciras; Castiglia La Mancia – Comunità di Madrid; Castiglia Leon.

A livello internazionale il progetto maggiormente rilevante è l’H2MED, che interessa le interconnessioni tra Portogallo e Spagna e tra Spagna e Francia e che potrebbe ricevere finanziamenti, oltre che europei, tedeschi.

 

 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - SPAGNA