Vari Paesi hanno gia' colto l'opportunita' offerta dall'Oman e durante il Green Hydrogen Summit sono stati presentati alcuni progetti in corso che coinvolgono in particolare Giappone e Germania. Il Giappone, presente con una folta delegazione imprenditoriale e con la partecipazione da remoto del Direttore per l'Idrogeno dell'Agenzia per l'Energia, sta sviluppando una collaborazione tra il gruppo nipponico Marubeni e la conglomerata omanita OQ. Il 23 settembre scorso e' stato firmato un accordo per uno studio di fattibilita' per lo sviluppo di un impianto di produzione di ammoniaca verde e idrogeno verde nella Free Zone di Salalah. In tale schema OQ realizzerebbe l'impianto solare con l'ausilio dell'impresa di costruzioni emiratina Dutco e la societa' di ingegneria energetica tedesca Linde. Anche la Germania si sta muovendo da tempo nel settore, come confermato dalla presenza al Summit, seppure da remoto, del Vice Direttore Generale per la Politica Energetica Internazionale del Ministero dell'Economia e dell'Energia e del Vice Direttore Generale della confederazione dell'industria (BDI) tedesca. Il colosso tedesco Uniper si e' infatti unito al progetto in fase di sviluppo a Duqm da parte belga-omanita (mio 476) per lo sviluppo di un impianto a idrogeno fino a 500MW entro il 2026 (c.d. HYPORT Duqm project) concordando di fornire servizi di ingegneria al progetto in cambio di un accordo esclusivo di offtake dell'ammoniaca verde che sara' prodotta dall'impianto.

Hanno concluso il Summit delle presentazioni aziendali da parte di operatori europei e asiatici dedicate alle rispettive tecnologie e ai progetti legati all'idrogeno in fase di sviluppo.

- Total Energie si e' offerta di aiutare la decarbonizzazione delle raffinerie omanite e ha illustrato un progetto di 40 MW avviato in Francia, annunciando l'auspicio di sviluppare progetti di larga scala per la produzione di idrogeno verde in Oman.
- Shell ha evidenziato le applicazioni dell'idrodgeno verde come carburante per veicoli leggeri e pesanti, sottolineando la necessita' della decarbonizzazione industriale, della produzione di idrogeno per uso interno, della creazione di hub di stoccaggio, della creazione di cluster e infine di un mercato completamente sviluppato.
- Worley, per quanto riguarda le prospettive di un mercato globale dell'idrogeno, ritiene fondamentale la creazione di una piattaforma finanziaria e di un meccanismo di acquisti governativi e di sussidi considerati gli elevati costi di produzione attuali.
- ABB si sta concentrando sull'energy management ed in particolare sulla necessita' di migliorare l'efficenza degli impianti del 30% per un ottimale utilizzo delle risorse, proponendo in particolare di acquisire i dati da vari siti, attuare un attivo coordinamento e controllo nonche' standardizzare e digitalizzare le procedure per ridurre costi di produzione ed emissioni.
- Siemens Energy ha presentato il PEM (proton exchange membran) electrolizer system. Si tratta di una power plant ibrida molto innovativa, che richiede una piccola area di terra, efficiente al 75,5% e che produce 335Kg di idrogeno all'ora con l'utilizzo di 4.700 litri di acqua all'ora (14 litri di acqua per kg di idrogeno). La centrale base e' costituita da 24 muduli ma e' ampliabile. Piu' e' grande la centrale piu' se ne riducono i costi e ne aumenta l'efficienza.
- La francese Haltiqa ha presentato la produzione di idrogeno verde attraverso la ipo-clorurazione.
- Il Regional Center for renewable energy and Energy efficiency (RCREEE), basato al Cairo e di cui l'Oman non e' membro, ha presentato gli ambiziosi piani di transizione energetica dei vari paesi associati.
- Infine la Hanwa ha presentato un modello di centrale elettrica con turbina a gas, adattabile a idrogeno, ed ha proposto di voler investire nel paese e di acquistare l'idrogeno prodotto dalle centrali da loro eventualmente fornite.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - OMAN