Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica estone, il PIL nel secondo trimestre 2020 è diminuito del 6,9% rispetto all’anno precedente e del 5,5% rispetto al trimestre precedente, per effetto dei provvedimenti di sospensione delle attività economiche decisi dal governo estone per contenere la diffusione del Covid 19.

Al dato negativo del secondo trimestre 2020,  ha contribuito soprattutto la contrazione della domanda interna, particolarmente marcata per la spesa delle famiglie (-8,7%) e per gli investimenti (-15,4%).

A risentire di più della crisi sono stati soprattutto il settore dell’ospitalità (alloggi e ristorazione) con un calo nel periodo considerato del -58%,  il manifatturiero -19%, il commercio -11% e l’immobiliare -13%. Forte contrazione anche per i trasporti -8%.

In controtendenza, il settore edile e dell’ICT che hanno registrato incrementi rispettivamente del +12% e del +8%. Anche l’apporto dell’interscambio con l’estero è stato positivo, in conseguenza di una flessione delle esportazioni (-19%) meno ampia di quella delle importazioni (-22%).

 

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