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08/05/2020 - Commissione europea. Previsioni economiche di primavera.

Commissione europea. Previsioni economiche di primavera.

La Commissione rileva che la pandemia di coronavirus ha colpito l’Estonia in misura minore rispetto ad altri Paesi dell’Unione. Le misure introdotte dal governo sono state in proporzione meno restrittive e ciò ha consentito almeno in parte il prosieguo dell’attività produttiva. Il Paese ha potuto adottare un pacchetto di aiuti piuttosto ampio in quanto ha potuto affrontare la crisi partendo da una posizione di vantaggio determinata da un elevato tasso di occupazione (circa il 70% della popolazione in età lavorativa), dal saldo attivo di parte corrente (+2,3% nel 2019), dalla solidità del settore finanziario e da un debito pubblico contenuto (8,4% in rapporto al PIL nel 2019).

Riguardo alla domanda interna, per il 2020 è atteso un decremento dei consumi privati del 7,2% mentre in relazione agli investimenti il calo dovrebbe attestarsi all’8,7% sospinto dalla contrazione degli acquisti di macchinari e attrezzature. Con l’attenuarsi della crisi, la Commissione prevede per il 2021 una ripresa dei consumi (+7,1%), grazie anche alle misure di politica fiscale già in atto, e degli investimenti privati (+6,3%). Quanto alle attività economiche, il settore delle costruzioni dovrebbe beneficiare dell’aumento degli investimenti pubblici relativi ad interventi specifici quali, ad esempio, isolamento delle abitazioni, costruzione di strade. Per quanto concerne la bilancia commerciale, a causa della prevista contrazione degli scambi di merci, Il saldo dovrebbe presentare un deficit del 2,8%. 

La Commissione rileva che la ripresa economica dell'Estonia è legata alle proiezioni di crescita dei Paesi UE. Le previsioni attuali si basano su una graduale normalizzazione della situazione nei principali mercati di sbocco delle esportazioni estoni a partire dal secondo semestre dell’anno. Per il 2021 si prevede che la crescita del PIL raggiungerà circa il 6%.

Secondo le previsioni della Commissione l'inflazione scenderà nel 2020 al di sotto dell'1% (+2,3% nel 2019) per poi crescere attorno al 2% nel 2021. Riguardo al corrente anno è attesa una sostanziale diminuzione dei prezzi dell'energia e dei servizi, conseguente all’andamento dei prezzi delle materie prime, al taglio delle accise e al calo della domanda. Sussiste tuttavia il rischio che i  prezzi possano aumentare a causa di interruzioni nei trasporti internazionali e nella catena di approvvigionamento. La Commissione rileva inoltre che l'aumento a breve termine della disoccupazione sarà significativo: il tasso di disoccupazione dovrebbe superare il 9% nel 2020 (dal 4,4% nel 2019) e diminuire al 6,5% nel 2021, in linea con la ripresa economica.

Riguardo alla finanza pubblica, il governo ha adottato un pacchetto di incentivi superiore al 4% del PIL per sostenere le attività economiche e favorire una più rapida ripresa. Oltre all'aumento della spesa sanitaria, le misure principali comprendono il sostegno finanziario temporaneo alle imprese (garanzie sui prestiti), differimenti fiscali, sussidi ai lavoratori e compensazioni a favore delle amministrazioni locali derivanti dalle perdite sulle entrate fiscali. Tra le altre misure si annoverano la riduzione temporanea per un periodo di due anni delle aliquote di accisa sull'elettricità, gas e diesel, finalizzata a sostenere la competitività delle industrie ad alta intensità energetica e dei trasporti, la sospensione temporanea per un anno del contributo pubblico ai fondi pensione del secondo pilastro. Secondo le previsioni le misure di sostegno a favore dei lavoratori ed imprese, congiuntamente al minor gettito fiscale determinato dall’impatto della crisi sull’economia, aumenterà il disavanzo pubblico dallo 0,3% del 2019 ad oltre l'8% del PIL nel 2020. Quanto al debito pubblico le previsioni della Commissione indicano un incremento in rapporto al PIL del 20,7% nel 2020 e del 22,6% nel 2021.

Notizia segnalata da
ambasciata d'Italia - Tallinn