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07/02/2020 - VISITA DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE FRANCESE, BRUNO LE MAIRE.

VISITA DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE FRANCESE, BRUNO LE MAIRE.

Si è conclusa venerdì scorso la visita del Ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, che ha avuto una riunione tripartita con l’omologo Benchaaboun e con il Ministro dell’Industria, del Commercio, degli Investimenti e dell’Economia Digitale, Elalamy, ed un incontro di cortesia con il Capo del Governo El Othmani.

La missione a Rabat di Le Maire rappresenta, secondo quanto da lui stesso dichiarato, il naturale seguito dell’incontro di alto livello tenutosi in Francia lo scorso dicembre, che ha visto la partecipazione di diversi membri di governo dei due Paesi.

La visita aveva l’obiettivo dichiarato di esplorare nuovi campi di cooperazione tra i due Paesi e continuare il dialogo in corso tra i relativi governi per l’elaborazione di un nuovo “patto economico” che sia compatibile e coerente, da un lato, con il nuovo modello di sviluppo in fase di studio a Rabat e fortemente voluto dal Sovrano e, dall’altro, con il “nuovo patto produttivo per una piena occupazione entro il 2025” lanciato dalla Francia. Si tratta quindi di trovare nuove leve di sviluppo reciproco in una logica di complementarietà tra i due sistemi economici ed a partire da un livello di cooperazione finanziaria già “esemplare” (così l’ha definito Le Maire) che ha consentito la realizzazione di rilevanti progetti strutturali per l’economia marocchina.

Il nuovo “partenariato economico rafforzato”, secondo quanto sostenuto dai Ministri Le Maire, Benchaaboun e Elalamy, dovrà poggiare su quattro pilastri: produzione “decarbonizzata” e transizione energetica, comparto nel quale il Ministro francese ha riconosciuto i grandi progressi effettuati dal Marocco; il sostegno alle PMI per una crescita della loro competitività e creazione di impiego nei due Stati; sviluppo delle nuove tecnologie per evitare la “fuga di cervelli” e creare uno spazio comune di condivisione delle competenze; ed infine l’apertura verso l’Africa che, secondo Le Maire, costituisce uno “spazio di sviluppo economico straordinario per il XXI secolo”. Il nuovo patto economico sarà finalizzato nei prossimi mesi e dovrebbe, secondo gli auspici delle due parti, essere sottoscritto in occasione di una futura visita qui del Presidente Macron.

I due Ministri delle Finanze hanno poi colto l’occasione per uno scambio di vedute sull’andamento delle relazioni UE-Marocco. In proposito, Benchaaboun ha infatti espresso l’auspicio di “intensificare le discussioni con la Francia su un certo numero di argomenti che oggi hanno bisogno di essere chiariti”, citando in questo senso la questione delle regole d’origine e, naturalmente, anche il problema della convergenza fiscale. Su quest’ultimo punto, l’ospite d’oltralpe non ha lesinato espliciti complimenti per l’operato dell’omologo, affermando che “non è mai semplice modificare il proprio sistema fiscale e conformarsi alle regole europee, è difficile anche per la Francia e per tutti gli Stati Membri; tuttavia, il Marocco ha preso delle decisioni coraggiose che erano attese dall’UE e dalla Commissione Europea e, in merito, tengo ad apprezzare l’impegno personale del Ministro delle Finanze”.

Francia e Marocco sembrano dunque ben intenzionati a rilanciare i loro rapporti economici, partendo da un livello già avanzato di interrelazione finanziario-commerciale. La Francia è infatti il secondo partner commerciale del Paese (dopo la Spagna) con un interscambio di quasi 13 miliardi di euro nel 2019 (dati Office des Changes marocchino) e, soprattutto, continua a dominare il podio nella classifica degli investitori: gli investimenti francesi hanno raggiunto a fine 2017 (dati Office des Changes) circa 20 miliardi di euro in stock (con la presenza di 991 filiali locali di imprese francesi, secondo l’Eurostat), seguiti da lontano dagli spagnoli, in questo caso secondi nella classifica, con uno stock di 4,5 miliardi di euro.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - MAROCCO