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22/08/2017 - MERCATO DELL’ENERGIA. OPPORTUNITA’ PER LE NOSTRE AZIENDE DI SETTORE

MERCATO DELL’ENERGIA. OPPORTUNITA’ PER LE NOSTRE AZIENDE DI SETTORE

La Thailandia è il più grande consumatore di energia elettrica del Sud-Est Asiatico dopo l'Indonesia. Il programma di rinnovamento del sistema di infrastrutture del Paese ha generato nel 2016 circa il 36% del consumo totale di energia e si stima che lo sosterrà con trend crescenti nei prossimi anni. Secondo le statistiche del Ministero dell'Energia, il consumo di risorse energetiche cresce a un ritmo di 2.67 punti percentuali l'anno, con previsioni d'incremento di almeno il 75% nelle prossime due decadi. La domanda di energia elettrica ha conosciuto un'espansione senza precedenti che ha giustificato la nascita di un piano coerente di gestione delle risorse energetiche. L'adeguamento delle strutture già esistenti e la costruzione di nuove opere costituiscono quindi un’urgente priorità nell'agenda del Governo.

I punti chiave delle nuove strategie energetiche del Paese sono concentrate sulla stabilità della bilancia commerciale (ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas naturale), l'impatto sociale (contenere i costi e i prezzi), l'integrazione interregionale dell'area ASEAN e l'ecologia (l'obiettivo è di ridurre del 37% le emissioni di monossido di carbonio).

Per quanto concerne la produzione di energia, l'industria petrolifera costituisce la principale fonte di energia del Paese. Dal 1980 la provincia del Rayong soddisfa quasi interamente il fabbisogno della capitale Bangkok e delle province limitrofe, e oggi costituisce il centro petrolchimico di maggior rilevanza della Nazione. I dati più recenti testimoniano che la produzione del Paese ammonta a 245.000 barili al giorno. La grande maggioranza delle raffinerie thailandesi appartiene al PTT Group.

I business legati al Gas naturale invece hanno assunto un peso rilevante solo dal 1985, come reazione alla forte dipendenza del petrolio della Thailandia. Le compagnie più importanti nel settore sono la Chevron, la PTT Exploration and Production Public Company e la PTT Public Company. Merita di essere menzionata la Malaysia-Thailand Joint Development Area, un'area di 7,250 km quadrati collocata nel Golfo di Thailandia di cui i due Paesi si spartiscono le risorse.

L'industria del carbon fossile costituisce un'altra importante fonte di energia. Secondo una statistica del BP Global Statistical Energy Survey, le riserve nazionali ammontano a circa 1354 milioni di tonnellate, equivalenti allo 0.16% del totale mondiale. La produzione del Paese è di circa 18,83 milioni di tonnellate, lo 0.15% della produzione mondiale. Le riserve più ricche sono situate nella provincia di Lampang, che estrae circa l'83% del carbone utilizzato dalla nazione. Si tratta della più importante area del comparto e costituisce inoltre la fonte più drammatica d'inquinamento atmosferico in Thailandia.

Nel Paese non ci sono impianti nucleari, ma esistono cinque grandi progetti per la loro realizzazione entro il 2025, ritardati tuttavia dai tragici eventi di Fukushima.

Le fonti di energia alternativa, che comprendono le industrie legate alle fonti rinnovabili come acqua, sole e vento, e l'energia prodotta dagli impianti a biomasse, sono centrali nei piani di sviluppo della Thailandia che si è data l'obiettivo, ad oggi molto lontano dall'essere realizzato, di coprire circa il 25% del fabbisogno del Paese con fonti alternative entro il 2021. L'idroelettrico è la fonte più redditizia della Thailandia con una capacita di oltre 7000 MW e 26 centrali idroelettriche installate in tutta la nazione. Partite considerevoli di energia vengono inoltre importate dai Paesi limitrofi, primo tra tutti il Laos. Per quanto riguarda infine l'energia solare, i dati ufficiali indicano che la Thailandia gode di una capacità elettrica totale di circa 3.000 MW, la più elevata di tutti i Paesi ASEAN.

Uno degli impianti fotovoltaici più importanti del Paese si trova a Lobpuri e ha una capacità di circa 84 megawatt. Alle fonti rinnovabili si legano anche gli incentivi più interessanti del settore, il Paese infatti offre un piano di sgravi fiscali e garanzie con calmieri sui prezzi per i consumatori e di costo per i produttori tra i più generosi di tutta l'area ASEAN. Programmi quali il Feed-in-Tariff (FiT) e Adder hanno incentivato notevolmente la creazione di nuovi progetti di centrali solari e idroelettriche, presentati all'EGAT nella maggior parte dei casi dalla Provincial Electricity Authority e dalla Metropolitan Electricity Authority. Il Governo si augura che questo nuovo mercato sia fonte di cospicui investimenti esteri, soprattutto giapponesi ma non solo.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - THAILANDIA