L’Australia è tra i principali attori nella regione dell'Indo-Pacifico. Di particolare importanza e complessità sono i suoi rapporti con la Cina, primo partner commerciale e traino per la sua economia che ha conosciuto tre decenni di crescita ininterrotta fino alla parentesi negativa legata alla pandemia. Dopo quasi dieci anni di lunghi negoziati nel dicembre 2015 è entrato in vigore un accordo di libero scambio fra i due Paesi. Negli ultimi anni tuttavia la situazione si e' progressivamente deteriorata. L'esclusione di Huawei dal network 5G australiano nel 2018 e le richieste, ad inizio 2020, del Governo federale di un'inchiesta internazionale sulle origini del covid hanno rappresentato degli irritant nel rapporto bilaterale. Sotto il profilo commerciale, Pechino ha imposto pesanti tariffe su una serie di beni australiani tra cui orzo, carne, aragoste e vino per un valore complessivo di circa 20 miliardi di dollari australiani. Ciononostante, il commercio bilaterale continua a crescere.

Con l’insediamento del nuovo governo, vi e’ stata una riapertura di canali di dialogo: incontro bilaterale Albanese-Xi ai margini del G-20 del 15 novembre scorso; missione a Pechino della Ministra degli Esteri Penny Wong del 20-21 dicembre 2022, occasione per celebrare i 50 anni di relazioni bilaterali tra i due Paesi.

Nonostante i recenti, incoraggianti sviluppi, la Cina resta la principale minaccia per la sicurezza nazionale. L'AUKUS, intesa trilaterale in materia di difesa tra Canberra, Washington e Londra del 15 settembre 2021, evidenzia una chiara scelta di campo da parte dell'Australia in un contesto regionale caratterizzato sempre piu' da un clima da guerra fredda.

Canberra vanta una rete di alleanze ed accordi di libero scambio con i suoi principali partner quali Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Nuova Zelanda ed e' impegnata nel rafforzamento dell’architettura regionale. L'Australia e' parte del Regional Comprehensive Economic Partnership Agreement (RCEP), il piu' grande accordo di libero scambio dell'Indo-pacifico entrato in vigore il 1 gennaio 2022, nonche' della “Trans Pacific Partnership” (TPP), altro accordo di libero scambio volto a legare le sorti economiche di Asia e America che, in forza nei Paesi aderenti dal 2018, dovrebbe essere rinnovato e divenire operativo dal 2022 sotto il nuovo nome di “Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership” (CPTPP). Il ritiro dal TPP degli Stati Uniti nel 2017, fortemente voluto dall'allora presidente Obama, ha certamente inciso sulle ambizioni di tale accordo.

Il 5 maggio 2019 l’Australia e’ entrata a far parte dei 48 membri aderenti al Agreement on Government Procurement (GPA o AAP), accordo stipulato tra alcuni Paesi membri del WTO inclusi, ma non solo, i 27 Paesi dell’UE, Stati Uniti, Canada, Norvegia, Giappone, Nuova Zelanda e Taiwan. L’adesione dell’Australia all’AAP estende la disciplina stabilita dal quadro internazionale WTO anche al mercato australiano. In tal modo l’Australia si impegna, insieme gli altri firmatari, a rispettare le norme internazionali in materia di Public Procurement.