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Overview (VIETNAM)

Il Vietnam ha registrato negli ultimi decenni una crescita sostenuta. Dal 2010 fa parte dei paesi a medio reddito, con l`obiettivo di diventare un paese industrializzato entro il 2030. Pur in presenza di un quadro economico sostanzialmente positivo (crescita stimata nel 2020 del 3,3% secondo EIU - il Vietnam sara' una delle pochissime economie a crescere) e di interventi di supporto da parte del governo centrale, l’impatto del Covid-19 si rifletterà anche sullo sviluppo economico del paese, con effetti differenti sulle varie aree macroeconomiche.

Con oltre 96 milioni di abitanti, il Vietnam rappresenta uno dei nostri principali partner nell`area del sud-est asiatico. Nel 1973 l`Italia fu uno dei primi paesi dell`Europa occidentale a stabilire relazioni diplomatiche con il Vietnam. Da allora i rapporti bilaterali hanno vissuto una costante intensificazione con numerosi scambi di visite ai massimi livelli. Quelle del Presidente Mattarella in Vietnam (novembre 2015) e del Presidente Tran Dai Quang in Italia (novembre 2016) testimoniano il livello di reciproca considerazione. La collaborazione in campo economico-commerciale – oggetto di particolare attenzione anche in tali occasioni – è stata parallelamente consolidata, nell`ambito del Partenariato strategico (sottoscritto nel 2013), con i Piani di azione per la sua attuazione e la costituzione e i lavori annuali della Commissione economica mista (la più recente - in video conferenza - il 14 dicembre 2020).

I MoU tra il Ministero italiano delle Infrastrutture e Trasporti e l`omologo vietnamita sulla collaborazione nel settore dei trasporti (Roma, novembre 2016), tra il Ministero italiano dell`Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero vietnamita delle Risorse Naturali e Ambiente (Hanoi, giugno 2018) e tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero vietnamita dell'Industria e Commercio in ambito energetico (Roma, giugno 2029) hanno contributo alla nuova fase dei rapporti bilaterali in settori strategici per le nostre aziende dotandoli di un quadro istituzionale di riferimento.

Prima della pandemia da Covid-19 il Paese muoveva lungo un trend di espansione decennale superiore al 6% annuo. La prevista crescita di oltre il 5% (su base trentennale) dovrà essere rivista al ribasso. Tale risultato si deve al programma di riforme imposto dal governo nel 1986, “Doi Moi” (rinnovamento), che con l`obiettivo di creare un`economia di mercato socialista, è stato in grado di innescare un vero e proprio boom economico. Uno dei principali output della riforma è stato l`aumento della classe media, cresciuta, negli ultimi anni, da 12 a 33 milioni di persone (1/3 della popolazione).

L`economia vietnamita è sostenuta da un settore manifatturiero trainato dagli investimenti esteri attratti dagli incentivi previsti e dalla disponibilità di manodopera giovane a basso costo e qualificata. La struttura industriale è costituita al 96% da PMI, dotate di forte dinamismo e determinate ad acquisire prodotti, macchinari, tecnologia e modelli di gestione avanzati, per potersi inserire nelle catene produttive internazionali a piu' alto valore aggiunto e beneficiare dei vantaggi offerti dagli accordi di libero scambio di cui il Vietnam fa parte (16 quelli in vigore, tra cui gli accordi ASEAN, il CPTPP e da ultimo il RCEP). Le liberalizzazioni tariffarie previste da tali accordi hanno effetti non solo sulle esportazioni ma anche sulla produzione destinata all`esportazione, incentivando il profilo di hub manifatturiero del Vietnam.

In tale ottica risulta di significativa rilevanza l’entrata in vigore nell'agosto 2020 dell’accordo EVFTA (European Vietnam Free Trade Agreement) i cui effetti risulteranno progressivamente evidenti in ragione dell’attuazione scaglionata nel tempo di quanto previsto dall’accordo stesso. L'accordo include anche un forte impegno legalmente vincolante per lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori, della protezione ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici.

Gli alti livelli della domanda interna del Paese garantiscono la forte crescita  e la sua sostenibilità nel lungo periodo. La popolazione è in costante crescita, e l`aumento dei salari sta ampliando a classe media, che dimostra interesse verso i modelli occidentali, le tematiche ambientali, la sicurezza alimentare ed è partciolarmente sensibile al richiamo esercitato dai prodotti del “Made in Italy”.

Con l'accordo EVFTA, le imprese italiane avranno opportunità di cooperazione con il Vietnam in aree in cui l'Italia ha vantaggi comparati. In particolare, per penetrare nel mercato europeo i prodotti di esportazione vietnamiti devono raggiungere gli standard qualitativi europei e dunque le aziende dovranno ammondernare i propri processi produttivi anche acquistando tecnologie e macchinati italiani.

II Vietnam è il primo partner commerciale dell’Italia nell’ASEAN, mentre l’Italia è il quarto partner del Vietnam nell’UE.

Gli investimenti italiani hanno raggiunto a fine 2019 il valore complessivo di 402,81 milioni USD per 110 progetti, concentrati prevalentemente nel settore manifatturiero. Le maggiori aziende hanno incrementato il proprio investimento iniziale, confermando la scelta del Vietnam quale piattaforma produttiva e hub regionale per i mercati dell`area. Sono presenti oltre 50 aziende italiane (33 con IDE/joint ventures e 18 uffici di rappresentanza) operanti in numerosi settori: manifatturiero, macchinari e applicazioni, oil&gas, infrastrutture, energie rinnovabili e tutela dell`ambiente. ASSOMAC e ACIMIT godono di un eccellente trend dell`esportazione dei propri prodotti grazie alle collaborazioni in atto con gli omologhi LEFASO e VINATEX, confermando l`interesse per i piani di sviluppo dei cluster e i progetti correlati di attività fi formazione per le PMI vietnamite, e analogo MoU è stato firmato a novembre 2017 per il settore della lavorazione dei marmi.

Ultimo aggiornamento: 15/12/2020