Le risorse minerarie e gli idrocarburi sono di proprietà dello Stato e possono essere sfruttati direttamente o attraverso il rilascio di permessi e concessioni di sfruttamento, sia a cittadini costaricani che stranieri. La società statale RECOPE ha il monopolio dell'importazione, raffinazione, trasporto e distribuzione all'ingrosso di petrolio e suoi derivati.
Il prezzo al dettaglio del carburante è fissato con riferimento al prezzo internazionale ed è lo stesso in tutte le stazioni di servizio del paese.
Nel settore elettrico, gli operatori pubblici possono partecipare alla generazione, trasmissione e distribuzione/commercializzazione dell'energia elettrica, mentre le imprese private possono solo partecipare alla produzione di energia elettrica. I piani di sviluppo dell'energia elettrica in Costa Rica sono preparati dall'ICE (Instituto Costarricense de Electricidad) in conformità con le politiche e le linee guida generali del Piano di sviluppo nazionale (PND) e del Piano energetico nazionale (PNE), pubblicati dal Ministero della Pianificazione e dal Ministero dell'Ambiente. e Energia.

Il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) è costituito dai sistemi di generazione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Tutti gli elementi della SEN sono interconnessi in un unico sistema di trasmissione.
Il Sistema di Generazione è strutturato come un servizio pubblico, di cui ICE è responsabile per legge. L'ICE è un'istituzione autonoma dello Stato costaricano, integrata verticalmente nella generazione, trasmissione e distribuzione. Oltre ad avere la maggiore capacità negli impianti di generazione, gestisce la rete di trasmissione e distribuisce quasi il 40% dell'energia elettrica. È anche l'azionista della più grande società di distribuzione del paese, la National Power and Light Company (CNFL), e ha il diritto esclusivo di partecipare all'acquisto e alla vendita di energia elettrica nel mercato regionale.
Le imprese private del settore possono partecipare solo alla produzione di energia elettrica e, se imprese estere, devono essere domiciliate in Costa Rica.

Dalla metà del secolo scorso il Costa Rica ha sfruttato in modo pianificato le proprie fonti rinnovabili per ottenere energia elettrica attraverso una matrice elettrica unica al mondo che garantisce l'approvvigionamento e ha permesso di coprire il 98,6% della domanda nazionale.

L'elettricità fornisce il 21,3% del fabbisogno energetico finale del Paese, mentre il settore che consuma più energia è quello dei trasporti (con una domanda del 54,4% dell'energia totale), seguito dall'industria (con una domanda del 21,2%) e il settore residenziale (con una domanda dell'11,6%) .

Nel 2021, il 99,98% dell'energia elettrica totale consumata nel Paese è stata generata da cinque fonti rinnovabili: idroelettrica (74,12% del totale), geotermica (12,97%), eolica (12,33%), biomasse e solare (0,56%). Il restante 0,02% proviene dalla produzione termoelettrica, fonte utilizzata come riserva energetica sicura.

Il Costa Rica esporta il suo surplus di energia a paesi della regione (Panama, Nicaragua, El Salvador, Honduras e Guatemala).

Secondo il PEG, si stima che entro il 2034 la SEN aumenterà la propria capacità installata di 653 megawatt (280 megawatt da impianti eolici, 165 megawatt dalla geotermia, 161 megawatt dal solare e 47 megawatt dall'idroelettrico. La capacità di backup termico non verrà ampliata.)
La capacità installata, unitamente ai progetti da sviluppare nell'ambito del Piano, è considerata sufficiente per soddisfare la domanda di energia elettrica del Paese nel prossimo decennio. Basare la propria generazione su risorse rinnovabili ha consentito al Paese di avere una delle emissioni di gas serra da consumo di elettricità più basse del pianeta e il Global Competitiveness Report 2019 del World Economic Forum lo ha posizionato al 63° posto su 141 Paesi per qualità della produzione elettrica.

Le risorse minerarie costaricensi sono limitate e l'attività estrattiva e' poco sviluppata nonostante il recente interessamento governativo e la crescita della domanda industriale. Si ricavano solo modesti quantitativi di oro, argento, minerali di ferro, zolfo, manganese, bauxite e salmarino. Presenti anche alcuni giacimenti di combustibili come il petrolio (Valle Talamanca), di cui pero' è stata proibita ogni tipo di estrazione.