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18/02/2022 - Economic Partnership Agreement (EPA) Unione Europea-Giappone: una spinta alla ripresa delle esportazioni italiane nel 2021

Economic Partnership Agreement (EPA) Unione Europea-Giappone: una spinta alla ripresa delle esportazioni italiane nel 2021

Secondo i dati del locale Ministero delle Finanze, nei primi nove mesi del 2021 l’Italia è stata il paese EU con il più alto EPA Eligible Import (4,2 miliardi di Euro), ovvero il valore complessivo delle importazioni giapponesi dalla UE che rientrano nelle linee tariffarie liberalizzate. Tale valore corrisponde al 58,9% del totale delle esportazioni italiane in Giappone, in salita rispetto al primo anno di applicazione dell’EPA (56,8%) e allo stesso periodo del 2020 (57,7%). Il tasso di utilizzo medio delle tariffe preferenziali rispetto al potenziale import EPA (72,1%) è aumentato sia rispetto al 2020 (64%) sia rispetto al primo anno di applicazione dell’Accordo di partenariato (49,4%). L’accordo, dunque, come dimostrano i dati relativi al nostro export in Giappone, ha dato una forte spinta alle esportazioni nei settori che beneficiano maggiormente delle tariffe preferenziali EPA.

L’export italiano in Giappone ha registrato nel 2021 un incremento del 13,7% rispetto al 2020 e dello 0,7% rispetto al 2019, tornando complessivamente ad un livello pari a quello precedente alla pandemia. Nel 2021 i settori maggiormente in crescita rispetto al 2020 sono stati la gioielleria (35,2%), i prodotti in plastica e metallo (27,6%) e il tabacco (23,9%), i quali avevano già mostrato una forte resilienza durante la crisi pandemica. Seppure in misura minore, sono cresciuti anche i settori chimico-farmaceutico (21,4%), agroalimentare (12,9%) e mezzi di trasporto (11,1%). Il 2021, inoltre, ha visto la ripresa dei settori maggiormente colpiti dalla crisi pandemica, il design-arredo (15,6%) e il tessile-moda (5,9%).

Se guardiamo al potenziale import EPA (EPA Eligible Import) e al tasso di utilizzo delle tariffe preferenziali (Preference Utilization Rate o PUR) per settore, notiamo che i valori maggiori si registrano per tabacco (PUR 99,9%), prodotti in plastica e metallo (PUR 72,7%) e in alcuni settori chiave del Made in Italy in Giappone, quali l’agroalimentare (PUR 92,7%) e il design-arredo (PUR 85,2%). Per quanto riguarda la gioielleria e il tessile-moda, i valori PUR seppur lievemente al di sotto della media (rispettivamente 54,8% e 48,9%) sono in costante crescita ed in aumento rispetto agli anni precedenti.

Se ne deduce un quadro complessivamente positivo, in cui i settori che beneficiano maggiormente dell’accordo EPA non solo vedono aumentare il valore delle proprie esportazioni ma comprendono a pieno i vantaggi dell’accordo e stanno superando le iniziali difficoltà riscontrate nell’utilizzo delle tariffe preferenziali.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - GIAPPONE