ANGOLA - Una commissione è al lavoro per realizzare una nuova imposta, definita ‘Ecotassa’, da applicare alla produzione/importazione di tutta una serie di prodotti altamente inquinanti: dalla pastica, alle batterie ai penumatici. Lo riferisce la stampa angolana precisando che una proposta di legge è in fase di elaborazione da parte di un gruppo tecnico guidato dal Ministero dell’Ambiente. La nuova tassa, che oscillerà tra lo 0,25% e lo 0,90% del valore del prodotto secondo la proposta in fase di realizzazione, interesserà tanto la produzione quanto l’importazione di materie plastiche, pneumatici, batterie. La proposta è stata presentata giovedì a Luanda dal gruppo tecnico allo scopo di raccogliere i contributi della società civile e degli uomini d'affari per migliorare il documento che dovrebbe entrare in vigore nel 2019 dopo essere stato approvato dal parlamento. Il Segretario di Stato per l'Ambiente, Joaquim Manuel, ha dichiarato che la raccolta dell'ecotassa è finalizzata a fornire introiti per intraprendere la riorganizzazione dei rifiuti solidi in Angola. Joaquim Manuel ha anche affermato che l'ecotassa intende guidare i produttori a intraprendere una "produzione rispettosa dell'ambiente" e gli importatori a introdurre nel paese prodotti facili da gestire dopo l'uso. La proposta prevede un prelievo dello 0,25% sul valore della produzione o dell'importazione di imballaggi in plastica, 0,70% per le batterie, 0,80% per i pneumatici, 0,70% per i prodotti elettrici ed elettronici, 0,50% % per oli e 0,90% per veicoli. 

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