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Rischi politici (RUANDA)


impatto del conflitto nella Repubblica Democratica del Congo

Gli investitori stranieri in Ruanda potrebbero affrontare crescenti rischi reputazionali legati al presunto coinvolgimento del paese nel conflitto nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Dal 2022, il Ruanda è accusato di fornire supporto al gruppo ribelle M23 e, dal 2024, fonti ONU segnalano anche la presenza di truppe ruandesi in territorio congolese. Il conflitto avrebbe favorito il traffico illecito di minerali dalla RDC, molti dei quali passerebbero attraverso il Ruanda. Ciò potrebbe portare a un calo degli investimenti esteri, con impatti negativi su progetti di sviluppo, accesso al capitale e settori chiave come infrastrutture, tecnologia ed estrazione. La firma dell'accordo di pace tra Ruanda e RDC del 27 giugno 2025, mediato dagli Stati Uniti, rappresenta un possibile passo verso la stabilità. Tuttavia, l'esclusione dell'M23 dal trattato lascia irrisolte molte incertezze, mantenendo alto il rischio percepito dagli investitori.

Gruppi armati e terrorismo

Sebbene al momento non si registri la presenza stabile di gruppi armati all'interno del Ruanda, il paese continua a essere esposto a minacce provenienti dalla vicina Repubblica Democratica del Congo (RDC). In particolare, rimane elevato il rischio di attacchi da parte di formazioni ribelli attive oltre confine. Tra queste, le Forces Démocratiques de la Libération du Rwanda (FDLR), presenti nella parte orientale della RDC, continuano a pianificare operazioni militari con l'obiettivo di rovesciare il governo di Kigali. Inoltre, il Ruanda condivide con il resto del mondo il rischio del terrorismo internazionale. Attacchi potrebbero verificarsi in luoghi sensibili come aeroporti, reti di trasporto, centri commerciali e aree ad alta frequentazione, in particolare nella capitale e nelle principali città del paese.

Bassa instabilità politica

Il paese presenta una notevole stabilità politica. Le elezioni presidenziali del 2024 hanno visto la conferma del presidente Paul Kagame con il 99% dei consensi. Una riforma costituzionale approvata nel 2015 (con un referendum approvato dal 98% dei ruandesi) permetterebbe teoricamente al presidente Kagame di governare fino al 2034.

Ultimo aggiornamento: 22/08/2025