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Quadro macroeconomico (REP. DOMINICANA)

Nel primo semestre 2017 il PIL della Repubblica Dominicana e’ cresciuto del 4,0% rispetto allo stesso periodo del 2016 (per l’intero anno la CEPAL prevede una crescita del 4,9% - rispetto all’1,2% dell’intera regione America latina e Caraibi – e 5,1% nel 2018), spinto in particolare dalla domanda interna: Intermediazione finanziaria +8,1%, Hotel/bar/ristoranti +7,8%, Agroindustria +6,2%, Comunicazioni +5,8%, Trasporti e logística 4,7%. Il settore privato è ampio e sviluppato, anche se il forte accentramento dei poteri pubblici ne condiziona l’attività, anche per quanto concerne la tutela dei diritti.

Sul piano monetario, il tasso d’inflazione medio annuo è del 3%, il tasso di sconto (politica monetaria) è attualmente del 5,25%.

Nel primo semestre 2017 si è registrata una decelerazione nella domanda di credito alla produzione del settore privato, che tuttavia rimane preponderante rispetto ai crediti destinati al settore pubblico.

Come riconosciuto dai maggiori organismi finanziari internazionali, le autorita’ dominicane hanno messo in atto negli ultimi anni importante riforme strutturali, che consentono oggi di dinamicizzare la spesa pubblica (rapporto debito/PIL cresciuto leggermente nel 2017 ed ora è al 50%) in un contesto di deficit comunque contenuto (deficit/PIL al 2,3%). Non si registrano operazioni straordinarie di salvataggio di istituti bancari. In considerazione di tale dinamica, lo scorso luglio l’agenzia di rating Moody’s ha alzato la qualifica del debito dominicano a lungo termine, portandolo da B1 (livello fissato nel 2010) a “Ba3”.

Ultimo aggiornamento: 07/11/2017