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Politica interna (ECUADOR)

Lenín Moreno, eletto nel 2017, pur sostenuto durante la campagna elettorale dal  presidente uscente Rafael Correa e dal partito al potere Alianza PAIS, dopo il suo insediamento si è di fatto allontanato dalle politiche del predecessore, rinnegandone principi, orientamenti, prospettiva politica e progetto di società, virando verso posizioni meno populiste e più moderate, pur con le difficoltà derivanti da un Parlamento non sempre allineato sulle posizioni del Governo.

Il governo Moreno aveva avviato una politica di apertura verso le agenzie di credito multilaterali (nella ultima fase del suo Governo, l’Ecuador ha ottenuto un prestito dal FMI di 6,5 mld di dollari), cercando di risollevare le sorti dell’economia. Il processo elettorale per l’elezione per il nuovo Presidente, svoltosi in due fasi (7 febbraio e 11 aprile 2021), si è concluso con la vittoria di Guillermo Lasso del partito CREO (52,36%) sull’avversario del partito UNES Andrés Arauz, che ha ottenuto il 47,64%. L’insediamento è avvenuto il 24 maggio 2021.

Nel maggio 2021 si insedia al potere il Presidente Lasso, con l'obiettivo di rilanciare l’economia mediante la semplificazione amministrativa, la riduzione del carico fiscale e la riforma del diritto del lavoro, promuovendo gli investimenti esteri e il commercio internazionale, la partnership tra il settore pubblico e quello privato. Forte l’impegno nella lotta alla corruzione e per assicurare un ritorno alla normalità post-Covid attraverso un piano di vaccinazioni. Nel programma anche un piano di digitalizzazione del Paese, che prevede l'installazione di 40.000 punti internet WI-FI gratuiti in tutto il paese, lo sviluppo della telemedicina e la distribuzione gratuita di computer alle famiglie più povere, unitamente a politiche di formazione nelle nuove tecnologie e nella didattica a distanza. Forti le aspettative di cittadini e imprese verso il nuovo governo per un rilancio dell’economia.

Dal mese di novembre 2023, alla guida del paese subentra il Presidente Daniel Noboa Azin. Candidatosi alle elezioni presidenziali 2023 per la coalizione liberale Acción Democrática Nacional (ADN), al primo turno ha raccolto il 23,66% dei voti, riuscendo ad accedere al ballottaggio in cui è stato eletto presidente con il 51,83% dei voti, battendo la candidata di sinistra Luisa González. Fra le prioritá del suo mandato, figurano la lotta alla delinquenza organizzata e il rilancio economico con particolare riguardo all'occupazione giovanile, in una fase del paese caratterizzata dall'acuirsi della crisi securitaria ed energetica.

Ultimo aggiornamento: 23/09/2024