Nel XIV Programma di Sviluppo Quinquennale (2021-2025), principale documento programmatico del Governo cinese approvato nel marzo 2021 dall’Assemblea Nazionale del Popolo, riveste ampia centralità l’obiettivo di conseguire un nuovo modello di sviluppo, basato su una crescita qualitativa e più attenta ai profili di innovazione e sostenibilità. Le Autorità si trovano chiamate a garantire continuità allo sviluppo economico del Paese, estendendone i benefici a tutte le fasce della popolazione (nell’obiettivo della “prosperità comune”) e schiudendo il potenziale di consumo del mercato interno. L’obiettivo è anche quello di favorire la circolazione e il consumo interni, mantenendo anche solidi i flussi commerciali e di investimento con l’estero (la cd. “doppia circolazione”).

Nel complesso, queste Autorità intendono conseguire il passaggio da una “società moderatamente prospera” a un “Paese socialista moderno” entro il prossimo importante centenario del Paese, quello della fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 2049. In vista di tale traiettoria, l’Assemblea Nazionale del Popolo ha adottato nel 2021 anche una Strategia per il conseguimento delle basi della modernità socialista, entro il 2035. 

Sul piano politico, la Costituzione della Repubblica Popolare Cinese attribuisce al PCC, fondato a Shanghai il 1° luglio 1921 (e giunto quindi nel 2021 al suo centesimo anniversario), la leadership del Paese e dei restanti otto partiti minoritari presenti nella Repubblica Popolare Cinese. A livello centrale, la vita del PCC è scandita proprio dai Congressi Nazionali, convocati ogni cinque anni e deputati al rinnovo delle cariche apicali del Partito.  L’ultimo Congresso, il XX, ha avuto luogo nell’ottobre del 2022. Il principale organo collegiale del Partito è il Comitato Centrale, il quale annovera 205 membri permanenti (171 i supplenti). Esso si riunisce in sessione plenaria una volta l’anno.

I primi 24 dirigenti del Comitato Centrale compongono l’Ufficio Politico (o Politburo). In un’assise ancor più ristretta siedono i sette membri del Comitato Permanente del Politburo (fra i quali il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Segretario Generale del PCC e Presidente della Commissione Militare Centrale, Xi Jinping).