Homepage AZERBAIJAN
Le relazioni bilaterali con l’Azerbaigian sono molto buone e l’ammirazione per l'Italia e la sua cultura è ampiamente diffusa nel paese, alimentata anche dal corridoio universitario costituto da diverse centinaia di studenti azeri che ogni anno si iscrivono nei nostri atenei attratti dai sussidi allo studio. Ma l’Italia è anche ricordata per essere stata uno dei primi Paesi a stabilire rapporti politici e commerciali con l‘Azerbaigian, quando quest'ultimo, all’indomani della Prima guerra mondiale, visse brevemente la sua prima esperienza di Repubblica indipendente [1].
Sul fronte economico, oggi più che mai l’Azerbaigian svolge un ruolo molto importante per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico del nostro Paese. Oltre a essere divenuto negli anni recenti il nostro primo fornitore di greggio, con l'attivazione del gasdotto TAP, dal 2021 il gas azero ha iniziato la sua marcia commerciale anche verso l’Italia.
Dall’inizio della guerra russa in Ucraina, l’Azerbaigian ha quasi triplicato i suoi ricavi dalla vendita di idrocarburi all’Italia. Secondo le dogane azere, nei nove mesi 2022 il Paese ha fornito all’Italia risorse energetiche per un valore pari a 14,6 miliardi di dollari, a fronte dei 5,6 dell’analogo periodo precedente (+161%), facendo registrare altresì un corrispondente incremento nei volumi importati sia di petrolio (12t, +42%) sia di gas naturale (9.8 bcm di cui 7.1 da contratto e 2.7 spot entro fine anno). L’Italia, assorbendo il 50% circa del totale delle esportazioni azere conferma pertanto la sua posizione di primo cliente del Paese, mentre con sensibile distacco nella graduatoria degli acquirenti seguono Turchia con una share del 9,3%, India con il 5,3%, Israele con il 4,5% e Grecia (3,3%), Sul fronte delle esportazioni, con 200 milioni di dollari fatturati negli otto mesi 2022, l'Italia si piazza al nono posto nella classifica dei fornitori dell'Azerbaigian.
Nell’attuale contesto geopolitico internazionale, l’Azerbaigian sta registrando la sua più straordinaria congiuntura economica di sempre, collocandosi tra le economie più solide nella regione grazie alla forte ripresa post-pandemia nella prima metà dell'anno e ai prezzi elevatissimi dell'energia, con una crescita del PIL di poco inferiore al 6%, un debito pubblico irrisorio (15%) e un saldo della bilancia commerciale attivo a fine agosto ‘22 di 17,4 miliardi di dollari (a fronte dei 5,6 dell’analogo periodo 2021, +216%).
Nonostante il Made in Italy sia ampiamente diffuso, resta evidente (viste le piccole dimensioni del mercato azero) che il nostro enorme disavanzo commerciale (14,4 miliardi di dollati nei nove mesi 2022) non possa che essere in qualche misura riequilibrato attraverso l'aggiudicazione di appalti, forniture di servizi e investimenti azerbaigiani in Italia. Alcune grandi aziende italiane collaborano da tempo allo sviluppo del Paese: Maire Tecnimont per l’ammodernamento della raffineria di Baku; Snam che detiene il 20% delle quote nel gasdotto TAP; Saipem per la costruzione di piattaforme off-shore; Eni con il suo 5% delle quote dell’oleodotto BTC; Technip Italia nel settore petrolchimico, mentre nuove opportunità potrebbero dischiudersi ora che L'UE sta cercando di aumentare le importazioni di gas dall'Azerbaigian, attraverso il potenziale raddoppio delle capacità del corridoio meridionale del gas.
Accompagnate da un costante consolidamento del dialogo politico, la visita in Italia del Presidente Aliyev a febbraio 2020 (dopo quella a Baku del Presidente Mattarella nel 2018) ha segnato un deciso balzo in avanti nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Sono stati firmati numerosi accordi e importanti intese commerciali, e poste le fondamenta per una maggiore presenza imprenditoriale italiana a Baku. Le missioni in Azerbaigian dell’8 dicembre 2020 di rappresentanti dell'intero arco parlamentare italiano e quella del 9 dicembre del Sottosegretario Manlio Di Stefano, effettuate all'indomani della fine del conflitto con l'Armenia, nonché la visita a Baku del Ministro di Maio dello scorso aprile 2022 e la visita del Presidente Aliyev in Italia di settembre 2022, durante la quale sono stati scambiati gli accordi firmati nel quadro della costituzione della Italy- Azerbajian University, hanno fornito ulteriore forte impulso al partenariato bilaterale.
[1] L’evoluzione dei rapporti tra Italia e Azerbaigian dall’istituzione della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian ai giorni nostri: https://ambbaku.esteri.it/ambasciata_baku/resource/doc/2021/03/ai_baku_libro_tutto_finale_low_1.pdf (da pag. 24)
Dati generali AZERBAIJAN
Forma di stato | Repubblica presidenziale |
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Superficie | 86.000 km |
Lingua | Azero |
Religione | Musulmana |
Moneta | Manat |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Economia dinamica e in corso di diversificazione
- Posizione strategica
- Potenziali opportunita' di investimento
- Stabilita' politica
- Sicurezza
Punti di debolezza
- Burocrazia statale
- Forza lavoro non adeguatamente istruita
- Accesso al finanziamento
- Difficolta' di accesso alle gare d'appalto
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Macchinari e apparecchiature
- Attività professionali, scientifiche e tecniche
- Mobili
- Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Dove investire
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Prodotti chimici
- Trasporto e magazzinaggio
- Prodotti delle miniere e delle cave
- Costruzioni
MINACCE
- Escalation degli scontri al confine con l'Armenia e il Nagorno-Karabakh (Rischi politici)
- Ambiente economico poco favorevole agli investimenti (Rischi operativi)
- Corruzione (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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ALDO COPPOLA |
| Sito Internet | |
ASPI AGRO Srl (Savalan) |
| Sito Internet | La società ASPI AGRO S.r.l è stata fondata nel 2007, scegliendo il suo obiettivo principale come coltivazione dell`uva e la produzione dei vini di alta qualita`. Il marchio di produzione del vino è denominato Savalan. |
ENI |
| Sito Internet | Eni ha acquisito nell’ottobre del 2001 una quota di partecipazione del 5% nel Consorzio preposto alla realizzazione e gestione dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC). |
Fireland Vineyards |
| Sito Internet | |
Foster Wheeler Italiana |
| Sito Internet |