Homepage AZERBAIJAN
Le relazioni bilaterali con l’Azerbaigian sono molto buone e l’ammirazione per l'Italia e la sua cultura è ampiamente diffusa nel paese, alimentata anche dal corridoio universitario costituto da diverse centinaia di studenti azeri che ogni anno si iscrivono nei nostri atenei attratti dai sussidi allo studio. Ma l’Italia è anche ricordata per essere stata uno dei primi Paesi a stabilire rapporti politici e commerciali con l‘Azerbaigian quando quest'ultimo, all’indomani della Prima Guerra Mondiale, visse brevemente la sua prima esperienza di Repubblica indipendente [1].
Negli ultimi anni il paese caucasico ha registrato la sua più straordinaria congiuntura economica di sempre, collocandosi tra le economie più solide nella regione grazie alla forte ripresa post-pandemica ed ai rincari dei prezzi dei prodotti energetici.
Sul fronte economico, l’Azerbaigian svolge un ruolo molto importante per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico del nostro Paese essendo divenuto negli anni recenti il nostro primo fornitore di greggio. Dall’inizio della guerra in Ucraina in particolare, l’Azerbaigian ha visto aumentare in modo considerevole i suoi ricavi dalla vendita di idrocarburi al nostro Paese. Secondo il locale Comitato doganale, nel periodo gennaio-luglio 2023 esso ha esportato 6,04 milioni di tonnellate di petrolio greggio in Italia (il 38,9% delle sue esportazioni totali di petrolio) per un valore di 3,77 miliardi di dollari. Con l'attivazione del gasdotto TAP dal 2021 anche il gas azero ha iniziato la sua marcia commerciale verso l’Italia.
Nei primi sette mesi del 2023 l'Italia ha ricevuto il 45% circa del totale delle esportazioni azere, confermandosi primo partner commerciale del Paese caucasico davanti alla Turchia (16,5%) ed alla Grecia (4.5%), mentre sul fronte delle importazioni con appena 198 milioni di euro fatturati nello stesso periodo, il nostro Paese si colloca al nono posto nella classifica dei fornitori dell'Azerbaigian.
Nonostante il Made in Italy sia ampiamente diffuso, resta evidente - viste le piccole dimensioni del mercato azero - che il nostro enorme disavanzo commerciale (oltre 16 miliardi di euro alla fine del 2022) non possa che essere solo in modesta misura riequilibrato attraverso l'aggiudicazione di appalti, forniture di servizi e investimenti azerbaigiani in Italia.
Alcune grandi aziende italiane collaborano da tempo allo sviluppo del Paese: Maire Tecnimont per l’ammodernamento della raffineria di Baku; Snam che detiene il 20% delle quote del gasdotto TAP; Saipem per la costruzione di piattaforme off-shore; Eni che detiene il 5% delle quote dell’oleodotto BTC e Technip Italia, attiva nel settore petrolchimico, mentre nuove opportunità potrebbero schiudersi ora che L'UE sta cercando di aumentare le importazioni di gas dall'Azerbaigian, attraverso il potenziale raddoppio delle capacità del corridoio meridionale del gas.
Accompagnate da un costante consolidamento del dialogo politico, la visita in Italia del Presidente Aliyev a febbraio 2020 (dopo quella a Baku del Presidente Mattarella nel 2018) ha segnato un deciso balzo in avanti nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Sono stati firmati numerosi accordi e importanti intese commerciali, e poste le fondamenta per una maggiore presenza imprenditoriale italiana a Baku. Le missioni in Azerbaigian dell’8 dicembre 2020 di rappresentanti dell'intero arco parlamentare italiano e quella del 9 dicembre del Sottosegretario Manlio Di Stefano, effettuate all'indomani della fine del conflitto con l'Armenia, nonché la visita a Baku del Ministro di Maio dello scorso aprile 2022 e la visita del Presidente Aliyev in Italia di settembre 2022, durante la quale sono stati scambiati gli accordi firmati nel quadro della costituzione della Italy- Azerbajian University, hanno fornito ulteriore forte impulso al partenariato bilaterale.
[1] L’evoluzione dei rapporti tra Italia e Azerbaigian dall’istituzione della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian ai giorni nostri: https://ambbaku.esteri.it/ambasciata_baku/resource/doc/2021/03/ai_baku_libro_tutto_finale_low_1.pdf (da pag. 24)
Dati generali AZERBAIJAN
Forma di stato | Repubblica presidenziale |
---|---|
Superficie | 86.000 km |
Lingua | Azero |
Religione | Musulmana |
Moneta | Manat (AZN) |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Economia dinamica e in corso di diversificazione
- Posizione strategica
- Potenziali opportunità di investimento
- Stabilità politica
- Sicurezza
Punti di debolezza
- Burocrazia statale
- Forza lavoro non adeguatamente istruita
- Accesso al finanziamento
- Difficolta' di accesso alle gare d'appalto
- Sistema sanitario carente
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Macchinari e apparecchiature
- Attività professionali, scientifiche e tecniche
- Mobili
- Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Dove investire
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Prodotti chimici
- Trasporto e magazzinaggio
- Prodotti delle miniere e delle cave
- Costruzioni
MINACCE
- Escalation degli scontri al confine con l'Armenia e il Nagorno-Karabakh (Rischi politici)
- Ambiente economico poco favorevole agli investimenti (Rischi operativi)
- Corruzione (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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ANSALDO |
| Sito Internet | |
DRILLMEC |
| Sito Internet | Azienda produttrice di trivelle e apparecchiature per l'industria estratttiva. |
ENI |
| Sito Internet | Eni ha acquisito nell’ottobre del 2001 una quota di partecipazione del 5% nel Consorzio preposto alla realizzazione e gestione dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC). |
Marie Tecnimont |
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SAIPEM |
| Sito Internet |