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Governo Italiano
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Overview (ECUADOR)

Le relazioni bilaterali possono considerarsi buone e suscettibili di miglioramento, anche per l’apporto di una comunità italiana e di origine italiana forte di oltre 26.000 connazionali. Alla presenza consolidata di grandi imprese, quali Eni, Ferrero, Generali e Petrex (Saipem), si aggiungono una significativa realtà di PMI a capitale italiano o di imprenditori di origine italiana. Nel solco della ripresa post pandemia, nel 2021 l’interscambio commerciale tra i due paesi si è avvicinato al miliardo di dollari (955 milioni di dollari, circa il 27% in più rispetto ai valori del 2020) e le importazioni dall’Italia sono cresciute di oltre il 70%, raggiungendo i 404 milioni di dollari, nonostante il surplus di bilancia commerciale bilaterale a favore dell’Ecuador. L’entrata in vigore nel 2017 dell’Accordo Commerciale con l’Unione Europea ha permesso di eliminare gran parte dei dazi esistenti, facilitando i flussi commerciali.

La positiva percezione del “Made in Italy”, riconosciuto per bellezza e qualità, apre spazi interessanti alle esportazioni italiane. Sebbene le disparita’ nella distribuzione del reddito limitino la capacità di assorbimento dei beni di lusso, rimane forte l’interesse per materiali da costruzione (serrature, pavimenti, ceramiche, porcellana, marmo, ecc.), forniture mediche e beni strumentali (questi ultimi la prima voce dell’export italiano nel paese). Si registra un grande potenziale nel settore agroalimentare e del vino e, oltre che nel comparto delle grandi opere infrastrutturali, si intravedono opportunità nei settori dell'agricoltura e della meccanizzazione agricola, delle calzature, del legno, della pelle, della plastica e, in generale, della sottodimensionata industria manifatturiera, con buone prospettive anche per investimenti produttivi. Il paese andino esporta in Italia prodotti dell’agricoltura e del mare: banane (primo produttore mondiale), gamberetti, tonno, fiori, cacao.

Dopo il successo ottenuto nella campagna di vaccinazione contro il COVID-19, il governo Lasso, ormai entrato nel secondo anno del mandato, deve affrontare diverse sfide, economiche, politiche e di sicurezza. Rispetto alle promesse elettorali del 2021, il governo ha ottenuto importanti progressi con riferimento alla negoziazione di diversi nuovi accordi commerciali per facilitare gli scambi (in fase avanzata quello con il Messico che dovrebbe sbloccare l’ingresso nell’Alleanza del Pacifico). Resta molto da fare in tema di investimenti esteri, ancora penalizzati dell’incertezza del quadro normativo, effetto della denuncia dei trattati bilaterali in materia di investimenti (incluso quello in vigore con l’Italia) attuata dal governo Correa a fine mandato. Vani, poi, fino ad oggi, i tentativi dell’Esecutivo di ottenere dall’Assemblea l’approvazione del progetto di legge in materia di  protezione degli investimenti. Da segnalare la decisione dell’Ecuador di aderire nuovamente alla convenzione ICSID (agosto 2021), coerente con la politica di apertura del Governo al capitale internazionale. Nel 2021 si è anche svolta la fiera "Ecuador Open for Business", con l'obiettivo di presentare il Paese a potenziali investitori. È allo studio la riforma del mercato del lavoro, allo scopo di introdurre maggiore flessibilità e semplificare gli adempimenti.

La recente protesta indigena del giugno 2022 si è conclusa con l’avvio di un dialogo diretto, attualmente in corso, tra il Governo e i rappresentanti delle comunità rurali, per risolvere pacificamente i nodi del conflitto. Si registra un incremento dell´insicurezza a causa della criminalità comune e delle attività del narcotraffico.

Il contributo fornito dall'Italia nel settore della cooperazione è fondamentale. Particolare rilievo assumono i due programmi di conversione del Debito: il primo, Accordo 2003-2015, ha portato alla creazione del Fondo Italo Ecuadoriano- FIE, consentendo di realizzare, nell'arco di un decennio, oltre 115 progetti per un ammontare di circa 50 milioni di dollari, incentrati soprattutto su sviluppo rurale, tutela del patrimonio ambientale e sostegno alle PMI.

Il secondo, pari a 35 milioni di euro, Accordo 2016-2026, promuove iniziative per lo sviluppo socio-economico sostenibile, nonché progetti finalizzati ad attenuare la povertà favorendo il trasferimento di nuove tecnologie, lo sviluppo della conoscenza e dell'innovazione, il sostegno delle PMI nelle aree svantaggiate del Paese.

Inoltre, dal 2020 sono stati finanziati 14 progetti in ambito produttivo, sanitario e post-emergenza del terremoto, favorendo le province vulnerabili con un apporto totale superiore ai 13 milioni di dollari a cui si sono aggiunti nel 2021 ulteriori 9 milioni di dollari per 5 nuovi progetti ambientali finalizzati al miglioramento della gestione dei rifiuti, la prevenzione degli incendi forestali, la conservazione del patrimonio naturale e l’economia circolare.

Nel luglio del 2022 si è pubblicato un altro bando di finanziamento di 12 milioni di dollari, per un massimo di 16 progetti su temi di riattivazione economica, processi produttivi, conservazione del patrimonio culturale, lotta alla denutrizione cronica infantile e lotta alla violenza sulle donne.

Dal 2015, con accordo bilaterale, si è elargito un credito di 12 milioni di dollari per un programma nel settore materno infantile e per il rafforzamento della salute pubblica in Azuay, Cañar e Morona Santiago (ancora in corso). Nel corso del 2021, a seguito della comparsa della pandemia del COVID-19 e del successivo aggravarsi della situazione sanitaria, la cooperazione italiana tramite il FIEDS, ha sostenuto alcune importanti necessità nazionali con un aiuto di 3,3 milioni di dollari.

Infine, vale la pena ricordare che dal 2017 è in corso un finanziamento a dono di circa 1,5 milioni di dollari, per l’esecuzione del Programma “Amazzonia senza Fuoco”, finalizzato alla prevenzione degli incendi forestali.

Aggiornamento settembre 2022

Ultimo aggiornamento: 30/09/2022