Kathmandu – Il governo del Nepal sta preparando ambiziosi e completi piani d’azione nel settore energetico, che prevedono investimenti complessivi per circa 46 miliardi di dollari entro il 2035.

Secondo quel che viene riportato dai media locali, il governo ha fissato l’obiettivo di investimenti in tale quantità considerando il settore energetico come la base principale per lo sviluppo economico del Paese. Il piano d’azione globale che inizia dal 2023 e termina nel 2035 prevede di sfruttare il potenziale energetico ancora non sfruttato a livello nazionale.

Denominato “Roadmap per lo sviluppo energetico e piano d’azione 2080 BS”, il piano comprende dettagli sulle stime di investimento per progetti, linee di trasmissione e sottostazioni.

Secondo le informazioni a disposizione, è stato fissato l’obiettivo di portare la capacità di produzione elettrica installata del Paese a 28.000 megawatt entro il 2035. Attualmente la capacità elettrica installata totale del Paese ha raggiunto i 2.860 megawatt.

Il ministero dell’Energia ha precisato che finora sono garantite risorse per un ammontare di otto miliardi di dollari.

Anche il governo, il settore privato e la popolazione in generale avrebbero una quota negli investimenti nel settore energetico. Allo stesso modo, verrebbero incorporati con pari importanza anche i capitali dei nepalesi non residenti e dei lavoratori migranti nepalesi.

Il governo ha implementato un piano d’azione in 99 punti, un piano d’azione per porre fine alla riduzione del carico e il paese ha ottenuto risultati positivi nel settore energetico. Secondo il ministro dell’Energia Basnet, attraverso gli investimenti sul clima per la costruzione del progetto e della linea di trasmissione si guadagnerebbero due miliardi di dollari. Allo stesso modo, il governo ha fissato l’obiettivo di investire ulteriori 500 milioni di dollari attraverso il sistema di bilancio per lo sviluppo del settore energetico. Si prevede inoltre che più di 12 miliardi di dollari saranno mobilitati da coloro che hanno cercato lavoro all’estero, dalla Nepal Infrastructure Bank e tramite obbligazioni.

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