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08/05/2023 - Angola - Energia, infrastrutture pronte per la diversificazione

Angola - Energia, infrastrutture pronte per la diversificazione

Luanda – Affinché l’Angola raggiunga i suoi 9,9 GW di capacità di generazione installata e il tasso di elettrificazione del 60% entro il 2025, il governo ha istituito un ambizioso piano infrastrutturale, supportato da una serie di riforme normative, incentivi per gli investitori e partenariati strategici che richiederanno l’esecuzione di contratti di acquisto di energia elettrica bancabili, finanziamenti esterni e la partecipazione massiccia del settore privato. E per raggiungere tale obiettivo, l’infrastruttura di trasmissione dell’energia in Angola dovrà essere potenziata, come osserva un’analisi proposta dal portale Energy Capital Power, in vista della quarta edizione della conferenza Angola Oil & Gas che si svolgerà a settembre 2023 a Luanda.

In quanto tale, la Fase I del Programma di Efficienza ed Espansione del Settore Energetico dell’Angola servirà a collegare i tre sistemi di rete del Paese – i sistemi settentrionale, centrale e meridionale – attraverso la costruzione di una linea di trasmissione nord-centro-sud di 16.340 km a 400 kV da 2025. Il sistema di interconnessione evacuerà circa 1.000 MW di energia idroelettrica a basso costo dal bacino del fiume Kwanza alla capitale Luanda e ad altri centri abitati nella parte meridionale dell’Angola. Questo progetto è stato implementato attraverso una collaborazione tra l’iniziativa Power Africa dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale e la Banca africana di sviluppo (AfDb). Il progetto sarà supervisionato dal ministero dell’Energia e dell’Acqua dell’Angola e comporterà un investimento di 530 milioni di dollari da parte dell’AfDb.

Inoltre, nell’ambito del Piano nazionale Angola 2025, l’obiettivo di produzione di energia rinnovabile dichiarato dal governo è di 700 MW. Pertanto, il governo ha approvato tre progetti solari che includono lo sviluppo di sette centrali solari con una capacità combinata di 370 MW, che dovrebbero essere costruite nei prossimi quattro anni nelle zone di Benguela, Huambo, Bié, Luanda Norte, Luanda Sul e province del Moxico. Il Piano prevede anche la costruzione di un impianto solare da 50 MW nella provincia di Namibe, che sarà sviluppato da Solenova, una joint venture tra la supermajor italiana del petrolio e del gas, Eni, e Sonangol, società statale dell’Angola. Inoltre, un impianto solare fotovoltaico da 30-100 MW nella provincia di Huíla è in fase di sviluppo attraverso un consorzio che comprende la società energetica multinazionale francese, TotalEnergies, e la società energetica angolana, Angola Environment Technology.

Per quanto riguarda l’energia idroelettrica, la costruzione delle centrali idroelettriche di Cambambe da 960 MW e di Laúca da 2.070 MW è stata in gran parte completata, mentre la centrale idroelettrica di Cacula Cabaça da 2,2 GW dovrebbe iniziare la messa in servizio commerciale entro il 2024. Inoltre, il ministero dell’Energia e dell’Acqua dell’Angola ha individuato quasi 100 località per produrre fino a 600 MW di elettricità rinnovabile da mini-centrali idroelettriche – ognuna delle quali avrà una capacità inferiore a 10 MW – in tutta la vasta rete fluviale del Paese. Lo sviluppo di questi progetti richiederà finanziamenti esterni significativi e la partecipazione del settore privato.

Nel frattempo, contribuendo in modo significativo all’attuale capacità installata dell’Angola di 5,6 GW, l’impianto a ciclo combinato Soyo I da 750 MW sta attualmente generando 500 MW di elettricità. Sono attualmente in corso i piani per sviluppare un secondo impianto a ciclo combinato Soyo, che contribuirà con ulteriori 750 MW alla rete del Paese. Nel maggio 2018, il governo dell’Angola ha approvato la legge sulla commercializzazione del gas naturale, che è pronta a incoraggiare la fornitura e lo sviluppo di apparecchiature per la produzione di energia per il gas naturale, attirando così ulteriori investimenti privati ​​nel Paese.

Peraltro, l’Angola è pronta ad entrare a far parte della cooperazione delle compagnie elettriche nazionali nell’Africa meridionale, il Southern African Power Pool, attraverso l’implementazione di una rete di collegamento tra Angola e Namibia con la costruzione dell’impianto idroelettrico della diga di Baynes da 600 MW. Inoltre, è allo studio anche un collegamento nel nord dell’Angola con la Repubblica Democratica del Congo, attraverso il quale le reti dei due Paesi verrebbero collegate attraverso le dighe idroelettriche di Inga.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org