Baghdad – L’Iraq sta tenendo colloqui con ditte straniere per la gestione e il funzionamento del Grand Port di Al Faw dopo che saranno completati i lavori di costruzione da parte della coreana Daewoo Engineering & Construction. A renderlo noto è stato ieri il primo ministro iracheno Mohammed Al-Sudani, ricordando che il bilancio statale per il 2023 include stanziamenti aggiuntivi per il progetto nel sud del Paese.

“Ora stiamo tenendo colloqui attraverso il ministero dei Trasporti con Paesi amici e compagnie internazionali… speriamo di raggiungere un accordo con alcuni di loro per la gestione e il funzionamento di questo progetto strategico”, ha precisato Al-Sudani.

Il primo ministro ha inoltre aggiunto che l’Iraq sta cercando di raggiungere un accordo con la vicina Turchia sul progetto del “canale a secco” che collegherà Faw con i porti turchi e l’Europa.

Il porto di Faw si trova sul canale di Khor Abdallah, vicino alla foce di Shatt al-Arab, ed è stato sviluppato da Daewoo E&C. La prima fase della costruzione del terminal container è in fase di completamento. Terminata la prima parte dei lavori, lo scalo marittimo avrà cinque ormeggi per il trasporto di container ciascuno potrà ospitare navi mercantili. Quando sarà completamente terminato nel 2038, l’al-Faw Grand Port, con 100 ormeggi in grado di gestire 7,5 milioni di Teu all’anno, dovrebbe superare il Jebel Ali di Dubai con 67 ormeggi e divetare in questo modo il più grande porto per container del Medio Oriente.

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