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07/02/2023 - Senegal - Via libera finanziamenti porto con Dp World

Senegal - Via libera finanziamenti porto con Dp World

Dakar – Via libera ai finanziamenti per consentire l’inizio della costruzione di un porto in acque profonde da 1,13 miliardi di dollari sviluppato dall’operatore portuale statale di Dubai Dp World. Lo ha annunciato il presidente senegalese Macky Sall.

Il progetto a Ndayane, a circa 50 km (31 miglia) a sud della capitale Dakar, rappresenta il più grande investimento privato nella nazione dell’Africa occidentale. “Abbiamo rimosso tutti i vincoli legati al finanziamento e lo Stato ha adempiuto a tutti i suoi obblighi affinché questo grande progetto possa partire”, ha detto Sall al vertice sul finanziamento delle infrastrutture in Africa, tenutosi nella capitale senegalese, Dakar.

Il progetto è una joint venture tra il fornitore di servizi logistici con sede a Dubai e l’Autorità portuale di Dakar.

I partner hanno aperto la strada nel gennaio 2022, ma sono state necessarie ulteriori discussioni su questioni finanziarie e legali dopo che Sall ha deciso di aumentare la partecipazione del Senegal dal 10% al 40%, ha spiegato Abdou Karim Diarra, portavoce dell’Autorità portuale di Dakar.

Secondo la Dp World la prima fase dei lavori includerà 840 metri di banchina e un canale marino di 5 km progettato per gestire navi da 366 metri. La seconda fase che aggiungerà 410 metri di banchina per container e ulteriori dragaggi per gestire navi da 400 metri.

Il vertice sul finanziamento delle infrastrutture in Africa  mira a raccogliere finanziamenti per accelerare i progetti infrastrutturali nel continente. Sall, che è il presidente dell’Unione Africana, ha detto al vertice che tali progetti rimangono sottofinanziati e, quando vengono finanziati, sono gravati da alti tassi di interesse e debiti. “L’Africa ha sempre pagato un prezzo elevato per i suoi progetti (infrastrutturali) a causa degli alti tassi di interesse”, ha affermato, aggiungendo che il continente doveva sollevare la questione con i suoi partner.

“Paghiamo un prezzo alto per questo”, ha detto Sall, citando l’esempio del finanziamento del credito all’esportazione da banche di import-export dove i tassi di interesse si aggirano intorno al 3%, ma i Paesi devono aggiungere fino al 12% per l’assicurazione.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org