Secondo il Ministero delle Finanze, l‘economia slovacca continua a registrare una crescita rallentata, causata dalla calante domanda estera: le ultime analisi confermano la crescita del PIL, con outlook negativo, al 2,2%.

Il mercato del lavoro al momento non registra un rallentamento dell’offerta. Secondo gli analisti il rilancio della fase economica in corso sarà determinato dalla riuscita, o meno, delle case automobilistiche nell’innovare il settore e porre fine all’emorragia di output che sta caratterizzando l’attuale congettura economica.

 L’attuale trend di crescita dei salari, ancora previsti in aumento nel corso del 2020 seppur a ritmi più bassi, da un lato stimolerà la spesa delle famiglie, dall’altro potrebbe indebolire ulteriormente la competitività slovacca nella regione.

Secondo i dati rilasciati dall’ufficio statistico, la disoccupazione a livello nazionale, che ha raggiunto a gennaio il tasso record del 4,98%.

Si registra ancora una forte disparità salariale tra la regione della capitale Bratislava e il resto del paese. Ugual discorso vale per la disoccupazione, che in alcune regioni del nord della Slovacchia supera l’8%, con punte del 15% in alcuni distretti.

L’ufficio statistico slovacco ha rilasciato l’ultimo dato relativo all’inflazione.

L’indice dei prezzi su base annua è aumentato del 3% a gennaio: i panieri di beni e servizi che hanno riportato una crescita maggiore sono quelli relativi i trasporti (5,6%), l’istruzione (4,9%) e gli alimenti (4,4%).

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