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28/10/2013 - Energie Rinnovabili: un’alternativa interessante per l’Arabia Saudita

Energie Rinnovabili: un’alternativa interessante per l’Arabia Saudita

Secondo l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili di Abu Dhabi (IRENA), tra il 2008 e il 2011, la produzione di energia alternativa nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa) è più che raddoppiata, senza contare la componente idroelettrica.

Quando si parla di energie rinnovabili, acqua e vento sono state fino ad ora le forze trainanti dell’area Mena; si pensa tuttavia che nel prossimo futuro l’energia solare possa alimentare la crescita del settore. A più lungo termine, secondo IRENA, grazie ad un massiccio ricorso alle energie rinnovabili, i paesi produttori di petrolio dovrebbero incrementare i loro guadagni provenienti dalle esportazioni, mentre i paesi privi di giacimenti di gas e di petrolio dovrebbero vedere un miglioramento della loro bilancia commerciale grazie ad un ribasso dei costi energetici.

Il vero vantaggio lo avranno tutti quei paesi che riusciranno ad esportare le proprie competenze nel settore delle energie rinnovabili. In questa fase infatti, anche se più poveri, i paesi importatori di petrolio hanno assunto un ruolo guida sulle energie alternative.
La maggior parte dei governi dei paesi MENA sta valutando seriamente queste nuove opportunita’; sono state create diverse istituzioni nel Golfo come ad esempio Masdar negli Emirati Arabi Uniti e il King Abdullah City for Atomic & Renewable Energy (Ka-Care) in Arabia Saudita. Le valutazioni di Riad nel voler sviluppare le energie rinnovabili sono comuni alla maggior parte degli Stati produttori di petrolio, in quanto il consumo energetico domestico sta diventando un peso anche per i paesi piu’ ricchi del Golfo e la sostituzione dei combustibili fossili con l'energia rinnovabile appare un'alternativa interessante.

Al momento i progetti più ambiziosi si stanno sviluppando proprio in Arabia Saudita.

Ka-Care ha piu’ volte ribadito che entro il 2032 la metà del fabbisogno energetico del Regno dovra’ provenire da combustibili non fossili. Secondo Khalid al – Suleiman, vice-presidente della King Abdullah City per l'energia atomica e rinnovabile, l'Arabia Saudita ha in programma di investire 109 miliardi di dollari per creare entro il 2032 una produzione di energia solare in grado di rifornire un terzo del fabbisogno di energia del Regno.

Per raggiungere il target di produzione di 41.000 MW di energia solare nei prossimi due decenni, Ka -Care ha intenzione di utilizzare 16.000 MW di pannelli fotovoltaici ( PV), e per il resto tecnologia solare termica.

Una percentuale significativa della produzione di energia nei prossimi 20 anni comporterà quindi la sostituzione dei combustibili fossili con fonti alternative, soprattutto solari, integrate da fonti rinnovabili nucleari, eoliche e geotermiche.

Lo sviluppo di fonti di energia interne contribuira’ a creare nuove industrie e quindi nuove opportunità di lavoro. Tecnologie come l'energia solare potranno rivelarsi come un modo relativamente economico per fornire energia elettrica alle zone rurali più remote del Regno; al momento, circa 20 milioni di persone in tutta la regione non hanno ancora accesso all’energia.

Nella maggior parte dei casi l'espansione di energie rinnovabili riguarda ingenti investimenti, soprattutto in considerazione del fatto che i paesi stanno sviluppando tale  tecnologia su vasta scala. Secondo IRENA nel 2012 la cifra stanziata per investimenti nelle fonti rinnovabili nel Regno è stata pari a 2,9 miliardi di dollari, circa il 40 per cento in più rispetto all’anno precedente.

Il primo grande progetto in Arabia Saudita riguardante l’energia rinnovabile e’ in programma presso il Comune di Mecca che entro il 2013 dovra’ assegnare l’appalto per la costruzione di una centrale solare da 100 MW. La locale ACWA ha presentato l'offerta più bassa per le opzioni da 100MW e da 50MW (129 mesi e 94 mesi, rispettivamente), mentre  la britannica EDF Energy e la saudita Al- Gihaz hanno presentato le offerte più basse per l' opzione da 25 MW (di 93 mesi).        

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA