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Overview (MAURITANIA)

Dopo una prevedibile contrazione del PIL nel 2020 pari al -1,8% a causa degli effetti della pandemia; nel 2021 l’economia ha reagito con una crescita stimata del 2,8% e per il 2022 le previsioni sono di una ripresa del 4,7%.

L’economia della Mauritania rimane tuttavia caratterizzata da una struttura produttiva assai fragile e vulnerabile, a causa della forte dipendenza dalle esportazioni di alcune risorse naturali (minerarie e ittiche), che la rendono dipendente da fattori esogeni quali i prezzi internazionali delle materie prime e l’investimento diretto straniero nel settore dell’industria estrattiva.

Altro aspetto rilevante è il rischio di povertà e insicurezza alimentare che si abbatte sulla popolazione nazionale a causa dell'instabilità della produzione agricola nazionale.

Il settore finanziario è cresciuto esponenzialmente negli anni e il sistema bancario risulta ora sufficientemente capitalizzato a livello aggregato, sebbene numerosi piccoli istituti bancari abbiano ancora notevoli difficoltà. Nel 2020, la regolamentazione bancaria è stata rafforzata per migliorare la resilienza delle banche agli shock. Sono stati introdotti i coefficienti di liquidità di adeguatezza patrimoniale di Basilea III e oggi 15 delle 18 banche presenti soddisfano tali criteri internazionali. Permane una generale difficoltà di accesso al credito nelle banche convenzionali da parte delle PMI mauritane.

Secondo i più recenti dati ISTAT, i valori dell’interscambio tra Italia e Mauritania sono poco significativi, rappresentando il paese il 152° mercato di destinazione dell’export italiano. Nel 2021 il valore delle nostre importazioni è stato pari a quasi 174 milioni di euro (+36% rispetto all’anno precedente), mentre quello delle esportazioni appena di 31 milioni di euro (+44% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda la composizione dell’import-export, le esportazioni italiane verso la Mauritania consistono generalmente in materiale ferro-tranviario e macchinari (sia per impieghi speciali che generali), articoli in materie plastiche e medicinali; le importazioni sono invece quasi totalmente concentrate su materiali ferrosi e prodotti ittici.

Nonostante quello mauritano sia un mercato tradizionalmente poco frequentato dalle imprese italiane, si è registrato dal 2018 un crescente interesse da parte del nostro settore privato, concretizzatosi anche in importanti progetti.

Ultimo aggiornamento: 02/09/2022