Buenos Aires – La società statale Energía Argentina (Enarsa) ha assegnato i lavori per la realizzazione della seconda e della terza sezione di costruzione del progetto di inversione del Gasdotto Nord, che collega l’Argentina con la Bolivia, consentendo così il trasporto del gas da Vaca Muerta al nord del Paese.

A segnalarlo sono i media locali, precisando che l’incarico è stato assegnato alle società Techint e Sacde. Entrambe le società hanno partecipato congiuntamente alla gara pubblica condotta da Enarsa.

L’unione temporanea di imprese (UTE) aveva già operato in questo modo durante la costruzione del gasdotto Néstor Kirchner, in cui si era aggiudicata tre dei quattro lotti dell’opera.

Per finanziare l’opera, Enarsa ha ottenuto un prestito di 540 milioni di dollari dalla Banca di Sviluppo per l’America Latina e i Caraibi (Caf). Il precedente management di Enarsa aveva valutato il progetto totale a 740 milioni di dollari. Lo Stato ha già finanziato circa 100 milioni di dollari attraverso l’acquisto dei tubi dalla Tenaris, del gruppo Techint, aggiudicato tramite gara.

Le sezioni due e tre dell’opera recentemente aggiudicata consistono in 100 chilometri del gasdotto di integrazione federale Tío Pujio-La Carlota, con un diametro di 36 pollici, che collegherà il gasdotto Centro-Ovest con il gasdotto Nord, nella zona provincia di Córdoba, ha riferito Enarsa.

Il progetto si conclude con un anello (posa parallela) al Gasdotto Nord di Córdoba di 62 km, lo smantellamento di quattro impianti di compressione dello stesso gasdotto e i restanti 22 km del Gasdotto Tío Pujío-La Carlota.

L’inversione del Gasdotto Nord è un’opera complementare al Gasdotto Néstor Kirchner per portare il gas di Vaca Muerta alle industrie di Córdoba, Tucumán, La Rioja, Catamarca, Santiago del Estero, Salta e Jujuy, per la generazione di energia elettrica, la connessione di nuove abitazioni e lo sviluppo su vasta scala di nuove attività industriali.

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