Gli Emirati Arabi Uniti e l’Organizzazione delle Nazioni unite per lo sviluppo industriale (Unido) stanno creando un centro industriale biomedico, con l’obiettivo di rafforzare la preparazione degli Emirati a una nuova eventuale pandemia. Il nuovo centro ha l’obiettivo di potenziare le capacità produttive del settore delle scienze della vita. L’annuncio è stato fatto dal ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata degli Emirati Arabi Uniti Sultan bin Ahmed Al-Jaber, ripreso dall’agenzia stampa nazionale emiratina Wam.

Il centro “promuoverà la cooperazione tra i governi e le imprese biomediche e preparerà meglio il mondo a rispondere alle future minacce sanitarie”, ha detto il ministro questa mattina in una conferenza stampa a Dubai a margine del vertice sulla produzione e l’industrializzazione globale. Non sono stati dati i dettagli economici dell’operazione ma i funzionari citati da Arab News hanno detto che l’impegno economico graverà principalmente sul settore privato.

“E’ troppo presto per dire quanti soldi saranno stanziati” ha detto Badr Al-Olama, presidente del comitato organizzatore del Global manufacting and industrialisation summit (Gmis), la piattaforma che ha agevolato l’accordo: “La cosa più importante è portare le aziende, i Pfizer, i Moderna, gli Abbott e i GSK, a venire a far parte del centro”.

Uno degli obiettivi chiave del centro è garantire l’inclusione nella distribuzione dei beni medici essenziali ai paesi in via di sviluppo: “Gli Emirati Arabi Uniti sono il luogo perfetto per il centro” grazie alla sua posizione strategica e alla sua flotta aerea già presente in buona parte di questi paesi. 

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