TUNISIA – Il gruppo genovese di certificazione e consulenza ingegneristica RINA ha ottenuto l’incarico per valutare i profili di rischio e garantire la sicurezza in fase di realizzazione e di operatività del nuovo impianto per l’estrazione e il trattamento del gas naturale in costruzione nella regione di Nawara, in Tunisia.

Ad annunciarlo è stata la società D’Appolonia dello stesso gruppo genovese, specificando che l’incarico è stato assegnato dai tre contractor incaricati di realizzare la progettazione dell’impianto.

In base a quel che viene reso noto, RINA si occuperà di sviluppare le attività di HSE (Health, Safety and Environment) e Operation & Maintenance per tutte le componenti della nuova struttura di Nawara.

Il progetto di sviluppo del gas naturale di Nawara è considerato tra i maggiori elementi di potenziale crescita economica in Tunisia ed è frutto di un partenariato tra la compagnia petrolifera statale tunisina ETAP e l’austriaca OMW, che hanno affidato a tre diversi contractor altrettanti contratti EPC per le tre parti principali di cui si compone il progetto che, una volta a regime, sarà in grado di trattare 2,7 milioni di metri cubi di gas al giorno: al consorzio tra la tedesca Max Streicher e la tunisina Bouchamaoui Industries la Central Process Facility e le flowline, all’italiana Enerco il gasdotto lungo 380 chilometri per l’esportazione del gas e alla svizzera ABB l’impianto di trattamento del gas che sarà ubicato a Gabes, città costiera della Tunisia dove terminerà il gasdotto.[MV]

Notizia segnalata da
InfoAfrica www.infoafrica.it