GIORDANIA - E' stato lanciato ad Amman un nuovo 'Consorzio archeologico italiano in Giordania', che ha come obiettivo rafforzare la cooperazione bilaterale per gli interventi di enti ed esperti italiani volti alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale giordano.

A darne notizia sono i media locali, specificando che l'iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra le autorità di Amman, i responsabili delle principali missioni archeologiche italiane in corso in Giordania e l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (ISCR) con il supporto dell'Ambasciata italiana in Giordania e il Dipartimento per le Antichità del governo di Amman e il sostegno economico della Farnesina.

"Sinergia, dialogo e partenariato alla pari: sono i tre concetti alla base di questa iniziativa - ha detto l'Ambasciatore italiano ad Amman, Giovanni Brauzzi - Gli archeologi italiani sono qui sin dal momento della nascita della Giordania moderna; sono convinto che insieme possiamo realizzare qualcosa di realmente innovativo e sostenibile".

In base a quel che viene riportato dai media locali, il progetto riguarderà in questa prima fase alcuni degli interventi più importanti curati da missioni italiane, tra i quali il restauro dei mosaici del monastero del Monte Nebo dedicato a Mosè, uno sulla “Evoluzione e preistoria nella Valle di Zarqa”, una missione italo-spagnola a Jebel al Mutawwaq e uno sulle vestigia medievali della nota località di Petra. L'Italia ha inoltre stanziato un finanziamento per il progetto di conservazione del Castello di QusairAmra , costruito nell'VIII secolo dopo Cristo.

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