Colombo – Il presidente dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha annunciato un maggiore impegno del suo Paese per l’integrazione della produzione di energia eolica e solare nella rete nazionale e invitato il settore privato a investire nel settore.

A segnalarlo sono i media locali, dando conto di un intervento del presidente Wickremesinghe al Green Technology Forum svoltosi a margine del World Economic Forum di Davos in Svizzera, in occasione del quale ha dichiarato che il suo governo sta accelerando questa iniziativa, con l’obiettivo di garantire che il 70% del fabbisogno elettrico del Paese sia soddisfatto attraverso fonti energetiche rinnovabili entro il 2030.

Sottolineando l’impegno storico dello Sri Lanka nei confronti dell’energia rinnovabile, il presidente Wickremesinghe ha sottolineato l’ampia rete idroelettrica della nazione, iniziata con la messa in servizio della sua prima grande centrale idroelettrica nel 1950. L’energia idroelettrica ha svolto un ruolo significativo nel soddisfare il fabbisogno energetico del paese fino agli anni ’90 e oggi contribuisce ancora per circa il 40% alla capacità di generazione di elettricità installata nello Sri Lanka.

Riconoscendo la necessità di ingenti investimenti, stimati fino a 11,5 miliardi di dollari, il presidente Wickremesinghe ha osservato che, fino a poco tempo fa, il quadro per gli investimenti privati nel settore delle energie rinnovabili non era stato molto favorevole. Gli sforzi intensificati del governo mirano a creare un ambiente favorevole agli investimenti privati, facilitando l’ambizioso passaggio verso fonti energetiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

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