Il governo federale di Abuja mira a raccogliere finanziamenti annuali per 10 miliardi di dollari al fine di realizzare il proprio piano di transizione energetica in vista della prossima conferenza sul clima Cop27 prevista alla fine dell’anno.

Ad affermarlo è stato il vicepresidente nigeriano, Yemi Osinbajo, precisando che complessivamente sono necessari un totale di 410 miliardi di dollari per raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni inquinanti entro il 2060.

Secondo una dichiarazione del governo, la Nigeria si è già assicurata un impegno di 1,5 miliardi di dollari dalla Banca mondiale ed è in trattative con la Export-Import Bank statunitense per ulteriori 1,5 miliardi di dollari.

“Per l’Africa, il problema della povertà energetica è importante quanto le nostre ambizioni climatiche”, ha detto Osinbajo in un discorso in occasione del lancio virtuale della road map per la transizione energetica del Paese. “L’uso dell’energia è fondamentale per quasi ogni aspetto immaginabile dello sviluppo: ricchezza, salute, nutrizione, acqua, infrastrutture, istruzione e aspettativa di vita”.

In base alle informazioni a disposizione, il piano di transizione energetica della Nigeria si propone di  far uscire 100 milioni di persone dalla povertà in un decennio, promuovere la crescita economica, fornire servizi energetici moderni alle persone e gestire le previste perdite di posti di lavoro a lungo termine nel settore petrolifero a causa della decarbonizzazione globale. In particolare, ha precisato Osinbajo, il gas naturale e liquefatto giocherà un ruolo strategico a breve termine nel facilitare la creazione di capacità energetica di base nel Paese.

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