Rischi operativi (UZBEKISTAN)
- Persistono le difficoltà legate alle procedure doganali, alle lungaggini amministrativo-burocratiche, ai contenziosi giudiziari
- Il settore creditizio è poco legato a quello internazionale
- Casi di asset seizing e tutela degli investimenti esteri.
- La politica di controllo del Governo ha spesso ostacolato il potenziale economico del Paese
Persistono le difficoltà legate alle procedure doganali, alle lungaggini amministrativo-burocratiche, ai contenziosi giudiziari
L'Uzbekistan nell'ultimo anno ha amumentato considerevolmente la sua posizione nell'indice Doing Business 2019 della Banca Mondiale, passando dalle ultime posizioni (165/190 nel 2017) a circa metà classifica nel 2019 (76/190). Rimangono difficoltà nelle procedure per la registrazione di proprietà e l'ottenimento dei permessi di costruzione sono ancora lunghe e complesse. Secondo i dati forniti dalla World Bank l'Uzbekistan ha accellerato il passaggio alle dogane introducento un metodo di pagamento elettrocnico per diversi certificati d'esportazione (inter alia, Decreto 4848 del 5 ottobre 2016, riforma del codice doganale etc.)
Il settore creditizio è poco legato a quello internazionale
Sono stati registrati dei progressi nel settore, ma la carenza di liquidità delle banche uzbeke continua a creare qualche problema, anche per la sostanziale labilità del collegamento tra sistema locale e quello internazionale.
Casi di asset seizing e tutela degli investimenti esteri.
Nel passato, si sono verificati casi di "asset seizing" nei confronti di aziende straniere: ad esempio, per la compagnia di telefonia mobile russa MTS o la britannica Oxus Gold. Il nuovo governo intende rafforzare la legislazione a tutela degli investimenti (soprattutto esteri).
La politica di controllo del Governo ha spesso ostacolato il potenziale economico del Paese
La politica dirigista del Governo di Tashkent ed una presenza statale estesa a tutti i settori dell'economia hanno per molti aspetti frenato il pieno sviluppo delle potenzialità economiche del Paese. Uno degli intenti del nuovo Governo è quello di ridurre sostanzialmente il peso dello Stato nell'economia (sia per quanto riguarda le attività più strettamente economico-produttive sia per quanto riguarda il quadro di regolamentazione e controllo).