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17/11/2014 - Progetto OGPC

Progetto OGPC

Gia’ avviata con ottimi risultati e prospettive per le imprese italiane la costruzione del Corridoio meridionale del Gas, si apre in Azerbaijan una nuova stagione di opportunita’ per le nostre imprese interessate nel settore dell’ingegneria, EPC contractors e procurement nel comparto oil and gas.

Nel quadro della sua strategia di diversificazione commerciale, la Compagnia petrolifera di Stato azerbaijana SOCAR sta infatti portando avanti un nuovo importante progetto per la realizzazione di un impianto multifunzione denominato “Oil and Gas Processing and Petrochemical Complex” (“OGPC”), che verra’ costruito fra il 2015 e il 2023. Al momento la SOCAR opera nel settore upstream come produttore e nel settore downstream come distributore di prodotti energetici, anche tramite le recenti acquisizioni di distributori di benzina in Svizzera, Georgia, Romania e Turchia. Si tratterebbe adesso per la SOCAR di inserirsi nel mercato internazionale del settore petrolchimico, del trattamento del gas e della raffineria.

Secondo quanto noto, l’investimento necessario per l’intero impianto sara’ di 17 miliardi di dollari, di cui il 70% verrà da investimenti privati e il 30% da private equity. Il costo totale della prima fase del progetto è stimato a 8,5 miliardi di dollari.

L’impianto, che verra’ installato nella zona di Alat a sud-ovest di Baku e che avra’ un estensione totale di 1300 ettari, sara’ costituito da 3 aree principali: un’impianto per il trattamento di gas naturale,  un impianto petrolchimico e una raffineria di petrolio.

L’impianto per il trattamento del gas naturale proveniente dai campi petroliferi di Azeri-Chirag-Guneshli (A.C.G.), Shah Deniz II e Umid avra’ capacita’ di trattamento per 12 miliardi di metri cubi all’ anno e, i prodotti derivati (principalmente propano, butano, metano e etano) avranno come meta finale l’esportazione verso il mercato europeo. L’impianto petrolchimico sara’ destinato al trattamento dei derivati liquidi del gas naturale che saranno trasformati in polipropilene e polietilene. L’impianto costituira’ un area a se’ stante di OGPC e avra’ una capacita’ di raffinazione di 1.7 milioni di tonnelate l’anno fino al 2020, i cui prodotti derivati saranno destinati all’esportazione. Infine la raffineria di petrolio sara’ il terzo elemento del progetto che risponde all’esigenza di riscontrare l’aumento della domanda locale di carburante, ed andra’ a sostituire le due arretrate raffinerie di epoca sovietica che ora riforniscono il mercato azerbaigiano.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - AZERBAIJAN