Il dato corretto per gli effetti di calendario attesta un calo del volume al 13,1%. Nel mese di marzo il valore delle vendite a prezzi correnti è ammontato a 1.511 miliardi di Fiorini (circa 3,9 miliardi di Euro). Nel periodo di riferimento il volume delle vendite di beni alimentari e non alimentari presenta un calo rispettivamente del 10,3% e del 9,6%. Secondo il rilevamento statistico, sono aumentate le vendite di articoli di seconda mano (+11%), mentre sono rimaste invariate quelle dei prodotti farmaceutici e cosmetici. In diminuzione il volume delle vendite di libri, apparecchiature informatiche (-3,4%); di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (-5%); di beni manufatti commercializzati negli esercizi non specializzati (-12%); di mobili, articoli elettronici (-21%).

Con riferimento ai canali distributivi, l’Ufficio Centrale di Statistica ungherese rileva a marzo una diminuzione sull’anno del 14% del volume delle vendite per corrispondenza e attraverso il commercio elettronico, che congiuntamente rappresentano una quota complessiva del 7,8% del totale delle vendite al dettaglio.

Riguardo all’incidenza delle quote sul volume complessivo delle vendite sul mercato interno in tutti gli esercizi commerciali, nel periodo in riferimento le vendite di beni alimentari rappresentano il 49%, cui seguono con percentuali rispettivamente pari al 35% e 16% le vendite di beni non alimentari e dei carburanti per trazione.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - UNGHERIA