SUDAFRICA - La Banca Mondiale, dopo aver verificato il successo del programma di supporto al Sudafrica (CPS) 2014 - 2017, che mira alla riduzione della disuguaglianza, alla promozione degli investimenti e al rafforzamento delle istituzioni primarie in linea con gli obbiettivi del Piano di Sviluppo nazionale, ha deciso di estenderlo per un altro anno. A comunicarlo è stato lo stesso istituto finanziario, ricordando che uno degli obiettivi del CPS rimane quello di garantire forniture d'energia per ridurre l'assenza di elettricità, uno dei principali ostacoli allo sviluppo ed alla creazione di opportunità di lavoro in Sudafrica e nella regione sub-sahariana. In questa direzione è stata confermata l'implementazione del progetto da 3,75 miliardi di dollari della Eskom, la compagnia statale elettrica sudafricana. A cui si aggiungono gli investimenti nelle energie rinnovabili realizzati attraverso l'International Finance Corporation (IFC) che contribuisce anche in altri settori come l'agribusiness, il manifatturiero e il minerario, oltre a finanziare con circa 500 milioni di dollari le piccole e medie imprese per creare nuove opportunità di lavoro a circa 40mila persone. "Questo programma è un ottimo strumento di collaborazione con il Governo sudafricano ed ha raggiunto ottimi risultati in otto aree strategiche dove il Paese ha maggiori necessità - ha detto Ivan Velev, direttore regionale della Banca Mondiale in Sudafrica - Inoltre è perfettamente in linea con le due principali priorità della Banca Mondiale, ossia sradicare l'estrema povertà e generare una ricchezza condivisa". [LS] 

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