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WTO, accordi regionali e aliquote tariffarie (ISLANDA)

Anno di accesso al WTO1995
Accordi regionali notificati al WTO (numero)31
Aliquota tariffaria per i prodotti agricoli (Anno)2019
Aliquota tariffaria per i prodotti agricoli (Aliquota %)20,2
Aliquota tariffaria per i prodotti non agricoli (Anno)2019
Aliquota tariffaria per i prodotti non agricoli (Aliquota %)0
Fonte: Elaborazioni Ambasciata su dati WTO (Iceland Trade Policy Review 2017).
Note: Il 1° maggio 2018 sono entrati in vigore gli accordi commerciali tra Unione europea e Islanda firmati nel settembre 2015. Gli accordi stabiliscono un maggiore accesso ai reciproci mercati e una maggiore protezione per i prodotti agroalimentari: l’acceso da parte dei prodotti agroalimentari dell’UE al mercato islandese è passato così dal 66,4% ad oltre il 95% ed è stata garantita la protezione di 1150 indicazioni geografiche registrate dell’UE in Islanda.

Osservazioni WTO

Quadro GeneraleDal 2012 il paese ha continuato il processo di ripresa in seguito alla grave crisi economica iniziata nel 2008. La crescita del PIL è stata molto rilevante sia  2016, quando ha raggiunto il picco del 7,2%, che nel 2017 quando è stata di poco superiore al 4%. Essa è stata trainata dai servizi legati al turismo (che rappresenta circa il 10% del PIL), mentre il contributo proveniente dai settori tradizionali della pesca e della lavorazione del pesce è diminuito, rappresentando rispettivamente il 4,6% e il 2,7% del PIL nel biennio 2016-2017. Vi è stato un certo rallentamento della crescita nel biennio 2018-2019, anche se i valori sono rimasti positivi. Più accentuata la decrescita nel 2019 quando è stata soltanto di poco superiore all'1%. Le esportazioni sono aumentate lievemente nel corso del 2020 e del 18% su base annua nel 2021. L'Islanda ha registrato un aumento del deficit commerciale di 83 milioni di euro nel 2021 (63 nel 2020), a causa dell'aumento delle importazioni (+21%). La crisi da Covid-19 ha prodotto effetti rilevanti sull'economia islandese, con un calo del Pil pari al 3% nel 2020, il cui livello e' risalito pero' del 7% nel corso del 2021.

Essendo una piccola economia aperta e potendo contare su una gamma limitata di risorse naturali, il commercio ricopre un ruolo cruciale per l'economia islandese e il mercato europeo svolge a tal fine un ruolo fondamentale dato che l'UE è il principale mercato di principale destinazione per le esportazioni (quasi tre quarti) e la principale fonte delle importazioni (quasi metà). 

A partire dal 1° gennaio 2017 l'Islanda ha rimosso i dazi doganali su tutti i prodotti non agricoli. Le aliquote sui prodotti agricoli sono invece passate dal 28,6% del 2012 al 20,2% del 2017, seppure le aliquote applicate a carne, prodotti lattiero-caseari, piante e fiori rimangano in alcuni casi proibitive. Quasi il 90% di tutte le linee tariffarie è ora esente da dazi (70% nel 2012). Da segnalare inoltre che negli ultimi anni sono stati attuati diversi progetti per migliorare le procedure doganali, compresa l'introduzione di un sistema di gestione dei rischi e l'introduzione di un sistema di controllo della qualità.

Presenza dello Stato in economia e vincoli agli investimenti stranieri. La principale società statale presente in Islanda è la State Alchool and Tobacco Company of  Iceland (ATVR).  ATVR detiene il monopolio della vendita al dettaglio di bevande alcoliche e della distribuzione dei tabacchi ai punti vendita autorizzati. La compagnia aerea Icelandair ha attraversato una periodo di difficoltà finanziarie, acuite della crisi pandemica iniziata nel 2020, e ha collocato titoli azionari sul mercato per circa 200 milioni di dollari.

Il coinvolgimento dello Stato nell'economia è comunque piuttosto diffuso e all'inizio del 2016 lo Stato contava su una partecipazione di maggioranza in 34 imprese. Se il quasi collasso del settore finanziario nel 2008 aveva  reso necessario l'aumento delle partecipazioni statali nelle banche, attualmente il Governo ha ritenuto di ridurre la propria partecipazione finanziaria in Islandsbanki dando avvio al suo processo di parziale privatizzazione. Nel giugno 2021, il governo di Reykjavik ha collocato sul mercato il 35% circa delle proprie azioni in tale banca realizzando un introito di circa 480 miioni di dollari. Il Ministro delle finanze Benediktsson ha quindi annunciato l'intenzione di continuare i processo di privatizzazione per la fine dell'anno, in concomitanza con l'avvio della nuova legislatura.

Di grande importanza è infine la progressiva abolizione delle restrizioni temporanee su alcuni tipi di trasferimenti di capitale transfrontalieri e sulle operazioni in valuta estera introdotte in seguito al crollo del settore bancario, con effetti favorevoli sugli scambi e sugli investimenti esteri. Questo fattore, insieme ad una continua attivita' di promozione del Paese, ha contribuito al recupero dell'economia.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2021

Barriere tariffarie e non tariffarie

WTO, accordi regionali e aliquote tariffarie (ISLANDA)

AnnoAccordo
2022Iceland-UK Free Trade Agreement
Nel giugno 2021 si sono conclusi i negoziati per un accordo di libero scambio tra Islanda e Regno Unito.
La firma è attesa nel corso dell'anno con entrata in vigore subordinata alla ratifica dei due Parlamenti.
2018EFTA-Philippines
Libero scambio di beni e sevizi
2017EFTA - Georgia
2015EFTA - Bosnia and Herzegovina
2014Iceland - China
2014EFTA - Central America (Costa Rica and Panama)
2014EFTA - Gulf Coopperation Council
Libero scambio di beni e servizi
2012EFTA - Montenegro
2012EFTA - Ukraine
2012EFTA - Hong Kong, China
2011EFTA - Peru
2011EFTA - Colombia
2010EFTA - Albania
2010EFTA - Serbia
2009EFTA - Canada
2007EFTA - SACU
2007EFTA - Egypt
2007EFTA - Lebanon
2006Iceland - Faroe Islands
2006EFTA - Korea, Republic of Korea
2005EFTA - Tunisia
2004EFTA - Chile
2003EFTA - Singapore
2002EFTA - The former Yugoslav Republic of Macedonia
2002EFTA - Jordan
2001EFTA - Mexico
1999EFTA - Palestinian Authority
1999EFTA - Morocco
1994European Economic Area (EEA)
1993EFTA - Israel
1992EFTA - Turkey
1973EU - Iceland
1970EFTA - Accession of Iceland
1960European Free Trade Association (EFTA)
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