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Flussi turistici: IRAQ verso l'Italia

Flussi Iraq-Italia. Rispetto ai flussi dall’Iraq all’Italia, occorre considerare che oltre il 25% della popolazione irachena vive al di sotto della soglia di povertà, mentre solo una ristretta fascia della popolazione gode di un reddito medio alto e ha le possibilità economiche per sostenere un viaggio all’estero. Le limitazioni ai flussi turistici outgoing sono d’altra parte dettate dalla necessità di ottenere il visto. Le politiche per il rilascio di quest’ultimo prevedono controlli particolarmente stringenti, a causa della complessa e complicata situazione che il Paese si trova ancora a vivere: alto tasso di disoccupazione, depressione dei redditi e condizioni di sicurezza instabili, con  un rischio migratorio ora connotato da un’ulteriore esigenza di monitoraggio, legata al rischio di attentati terroristici nei paesi di destinazione. Le prospettive future dipenderanno dalla ripresa economica del Paese e dal raggiungimento di un contesto di maggiore stabilità delle condizioni di sicurezza. Ferme restando le considerazioni sopra esposte, resta comunque il ruolo di primo piano dell’Italia, grazie alla potente attrattiva del Made in Italy, dell’arte e della gastronomia - conosciuto ed apprezzato dalla nuova classe imprenditoriale e dalla dirigenza politico-amministrativa.

Per l'anno 2016, il 31,5% dei visti sono stati rilasciati per turismo.

Ultimo aggiornamento: 08/08/2017