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29/07/2016 - Danimarca - Tassi di interesse negativi possibile preludio a scoppio bolla immobiliare.

Danimarca - Tassi di interesse negativi possibile preludio a scoppio bolla immobiliare.

Nykredit, principale banca danese specializzata in mutui, mette in guardia dal rischio dello scoppio di una bolla immobiliare in Danimrca dopo quattro anni di tassi di interesse quasi sempre negativi.

Attualmente il tasso di interesse sui depositi è al -0,65% e lo scorso anno era arrivato fino a -0,75%. Al momento le previsioni non sembrano prospettare un ritorno in territorio positivo dei tassi prima del 2018, complice anche l’esito del referendum sulla Brexit. Questa situazione, a cui peraltro la Danimarca non è nuova, avendo  sperimentato tassi negativi già nel 2012, è il risultato della politica monetaria espansiva messa in atto dalla Banca Centrale danese non tanto per sostenere l’inflazione quanto piuttosto per mantenere la corona ancorata all’Euro.

Il progressivo calo dei tassi d’interesse era  iniziato già nel 2012, quando con l’aggravarsi della crisi dell’Eurozona numerosi investitori internazionali, vedendo Copenaghen come un porto sicuro, hanno trasferito in Danimarca i propri risparmi, provocando un apprezzamento della corona sull’euro e dunque costringendo la banca centrale ad implementare politiche espansive. L’obiettivo di mantenere il cambio fisso può dirsi raggiunto: l’agenzia di rating Moody’s ha affermato in una recente nota che la pressione all’apprezzamento della corona sull’euro può dirsi comletamente cessata.

Queste scelte di politica monetaria  hanno avuto una notevole influenza sul mercato dei mutui.  Oggi i prestiti a breve termine sono caratterizzati da tassi negativi, mentre sul lungo termine un cittadino danese può ottenere prestiti a condizioni più vantaggiose del Tesoro statuitense. In questo contesto investire nel mattone garantisce guadagni maggiori rispetto a lasciare i propri risparmi in depositati in banca, con la conseguenza che i prezzi dgli immobili hanno superato del 5% il massimo storico del 2006, registrando, secondo Statistics Denmark, una crescita dell’11% rispetto allo scorso anno, e del 50% rispetto al minimo storico del 2009. L’aumento dei prezzi degli immobili avviene inoltre in un contesto di generale stagnazione dei prezzi e bassa crescita economica. A ciò bisogna infine aggiungere l’elevatissimo indebitamento privato, che l’OECD stima al 260% del reddito disponibile.

Il Fondo Monetario Internazionale, attraverso il direttore per la Danimarca David Hofman, sebbene escluda lo scoppio di una bolla immobiliare nel breve periodo, afferma che senza un diretto intervento delle autorità economiche la situazione potrebbe assumere esiti difficilmente prevedibili. In particolare l’FMI caldeggia una deregolamentazione del mercato degli affitti.

Questa situazione rappresenta inoltre un serio ostacolo per le principali banche del paese, che vedono notevolmente ridursi i propri margini di guadagno. In particolare si stima che i tassi negativi siano costati alle banche danesi un milardo di corone nel 2015. L’assenza di una prospettiva di rialzo nel breve periodo spinge gli istituti di credito ad adottare nuove strategie: oggi alcuni di essi richiedono un pagamento ai grandi clienti commerciali per depositare i propri fondi. Al momento sono invece esclusi da questa misura i picccoli risparmiatori, nel timore che chiedere un pagamento per i propri depositi possa innescare una corsa agli sportelli.

A Copenaghen si teme anche che i tassi negativi spingano gli investitori, per far fronte al calo della redditività degli investimenti tradizionali come ad esempio i titoli di stato, verso asset più rischiosi, esponendo i mercati finanziari al rischio di instabilità.

In conclusione, non ci si aspetta nel breve periodo lo scoppio di una bolla immobiliare, anche se il persistere di tassi di interesse negativi, unito all’incremento del prezzo degli immobili e all’elevato indebitamento privato pone delle importanti questioni sulla tenuta  e la stabilità di lungo periodo del sistema finanziario danese. Nell’attuale contesto di politiche monetarie espansive nel quale anche l’Eurozona sembra destinata a sperimentare tassi di interesse negativi, sarà interessante osservare come la Danimarca, che è il paese che più a lungo si è trovato nel territorio dei tassi negativi, fronteggerà tale situazione.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - DANIMARCA