Tashkent – La cooperazione internazionale e lo scambio di conoscenze al servizio della sostenibilità e della resilienza nei sistemi agroalimentari. Questo l’ambito nel quale rientrano i due memorandum d’intesa firmati tra il Centro internazionale per l’agricoltura biosalina (Icba) e l’Uzbekistan a seguito dell’Investment Forum on Agriculture and Food for Landlocked Developing Countries, tenutosi a Tashkent.

Il primo memorandum è stato firmato tra Tarifa al-Zaabi, direttore generale dell’Icba, e Ibrokhim Abdurakhmonov, ministro dell’Agricoltura dell’Uzbekistan. Questo accordo si concentra sulla cooperazione nell’agricoltura sostenibile, tra cui lo sviluppo e l’ampliamento di sistemi di produzione agricola sostenibili, l’organizzazione di eventi di capacity building, la facilitazione dello scambio di ricerca e l’emancipazione delle donne in agricoltura attraverso iniziative mirate volte a migliorare le loro capacità di ricerca e leadership.

Il secondo accordo è stato firmato da al-Zaabi e da Islamov Sohib Yaxshibekovich, rettore della Tashkent State Agrarian University (Tsau). Questo MoU mira a promuovere iniziative di ricerca congiunte, sviluppare programmi di tirocinio e borse di studio e supportare un’ampia gamma di attività accademiche come workshop, conferenze e webinar. Include anche l’istituzione di un capitolo dell’Icba Youth Engagement Society (Icba Yes) presso la Tsau, progettato per promuovere il coinvolgimento e la leadership dei giovani nello sviluppo agricolo.

“Queste partnership rappresentano il nostro impegno a lavorare a stretto contatto con partner locali e internazionali per apportare miglioramenti tangibili nelle pratiche agricole, migliorare la sicurezza alimentare e costruire comunità resilienti. Combinando la nostra competenza e le nostre risorse, possiamo affrontare le sfide uniche affrontate dai paesi senza sbocco sul mare e garantire una crescita sostenibile per il futuro”, ha dichiarato al-Zaabi commentando le intese raggiunte.

Organizzato dal ministero dell’Agricoltura dell’Uzbekistan in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao), il forum di alto livello ha riunito alti dignitari, tra cui ministri del governo, dirigenti di organizzazioni internazionali e leader del settore privato, per affrontare le sfide critiche e le opportunità per i sistemi agroalimentari nei Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare.

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