30/08/2024 - Marocco - Nearshoring, gli assi del Marocco secondo la Maersk
Rabat – Il Marocco offre buone opportunità per costituire un’importante base di nearshoring – ricollocamento di un’impresa, o di parte delle sue attività, in una nazione vicina a quella della casa madre – per le imprese europee.
Lo dimostra un recente rapporto della Maersk sull’approvvigionamento, secondo il quale oltre il 64% delle aziende europee ha cambiato il modo di approvvigionarsi dei materiali a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento globale.
“Alla luce delle mutevoli decisioni di approvvigionamento, il Marocco, situato alla periferia dell’Ue, viene considerato un luogo di approvvigionamento alternativo dal 4% delle aziende europee”. Oggi il Marocco è il terzo paese africano per quota di esportazioni nell’Ue, ma mantiene un deficit commerciale con un totale di 71,51 miliardi di dollari di importazioni e 41,15 miliardi di dollari di esportazioni nel 2022.
Il numero di camion che attraversano il Marocco verso la Spagna e la Francia ha raggiunto una crescita a due cifre ma gli attuali servizi di traghetto non sono in grado di sostenere questa crescita, portando a congestioni, maggiore pressione sul mercato del lavoro per i camionisti e maggiori emissioni di carbonio per le imprese.
E mentre l’Ue e il Marocco hanno istituito un’area di libero scambio oltre vent’anni fa, il commercio tra i due potrebbe vedere un’espansione nei prossimi anni. Le interruzioni della catena di approvvigionamento dovute al Covid-19, al contesto geopolitico e alle tendenze recessive hanno portato i paesi africani a salire più in alto nella lista dei mercati emergenti per molte aziende, in particolare a causa degli accordi di libero scambio in tutto il continente. Per sfruttare appieno queste tendenze, la connettività tra Europa e Marocco deve migliorare, sottolineano gli autori del rapporto.
Poiché oltre il 96% di tutto il commercio internazionale in Marocco avviene via mare, e il paese ospita anche il porto di Tanger Med, il secondo porto per container più grande del Medio Oriente e del Nord Africa, il trasporto marittimo è sempre stato cruciale per collegare il Marocco paese con destinazioni in Europa. E sebbene l’indice di prestazione logistica del paese pari a 2,54 mostri che ci sono ancora strade da percorrere, in particolare quando si tratta di connettività interna, l’infrastruttura esistente offre la possibilità di collegare il sud del paese con il suo porto nel nord.
Emilio de la Cruz Amministratore delegato dell’Europa sudoccidentale presso Maersk, parla nel documento della nuova soluzione Morocco Bridge, un servizio multimodale che collega il Marocco con la Spagna e il resto d’Europa. La nuova soluzione combina il trasporto ferroviario e stradale attraverso il Marocco, con una navetta marittima da Tangeri ad Algeciras tre volte a settimana, e ulteriori soluzioni multimodali nel continente. La nuova rotta mira a favorire la crescita degli scambi commerciali tra il Marocco e l’UE riducendo le congestioni e l’impronta di carbonio, senza sacrificare la velocità di immissione sul mercato.
La Maersk, della Danimarca, è uno dei principali armatori e operatori marittimi al mondo.
Notizia segnalata daInternationalia - www.internationalia.org