Nelle ultime settimane, il governo indonesiano ha “corteggiato” potenziali investitori per finanziare la costruzione della nuova capitale Nusantara. Il mega progetto dovrebbe essere completato entro il 2045.

Mentre l’attuale capitale Giacarta si trova a Giava, l’isola più popolosa del Paese, la nuova capitale sarà costruita in un’area che copre 256.142 ettari di terra nell’area del Kalimantan.

Negli scorsi giorni, il capo dell’autorità della nascente capitale Bambang Susantono, ha incontrato l’ex primo ministro britannico Tony Blair a Giacarta, speranzoso che la Gran Bretagna “possa aiutare a sviluppare la nuova capitale poiché offre un enorme potenziale per gli investitori”.

Susantono ha invitato Blair a visitare Kalimantan per vedere il processo di costruzione del progetto nel settembre di quest’anno.

Nei giorni scorsi il ministro indonesiano per l’Energia e le Risorse minerarie Arifin Tasrif ha incontrato i vertici della società energetica tedesca Siemens Energy a Monaco di Baviera, spiegando che la società è interessata allo sviluppo del settore delle energie rinnovabili, compresa la costruzione di strutture educative per supportare il miglioramento delle risorse umane nella regione.

Il ministro coordinatore per gli Affari marittimi e gli Investimenti Luhut Binsar Pandjaitan ha invitato il governo olandese e gli operatori economici a investire sulla nuova capitale durante la sua visita a Den Haag, nei Paesi Bassi.

Il mega progetto chiamato Ikn dell’Indonesia richiede fondi per almeno 501,56 trilioni di rupie (circa 35 miliardi di dollari) secondo quanto reso noto dall’Agenzia nazionale per la pianificazione dello sviluppo. La prima fase dello sviluppo del progetto sarà portata avanti fino al 2024.

In precedenza, il gruppo giapponese SoftBank era pronto a investire non meno di 30 miliardi di dollari per la costruzione della nuova capitale, ma si è ritirato dal piano a marzo.

Pandjaitan ha detto anche di avere avviato dei contatti con l’Arabia Saudita, dicendo che il Paese “investirà una cifra molto grande”, ed ha anche affermato che il governo degli Emirati Arabi Uniti si è detto disponibile a mettere a disposizione 20 miliardi di dollari attraverso il Fondo di investimento indonesiano per la costruzione del progetto Ikn.

Tra i Paesi contattati anche la Finlandia e Singapore.

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