L’ India ha recentemente lanciato un portale nazionale unico per i ricercatori e le start-up biotecnologiche che cercano l’approvazione normativa per progetti di ricerca e sviluppo biologico. Il portale consentirà alle parti interessate di vedersi concesse le approvazioni attraverso una applicazione e un codice ID univoco.

Secondo il ministro della Scienza e Tecnologia Jitendra Singh, il portale dovrebbe rafforzare la cooperazione interdipartimentale e migliorare la responsabilità, la trasparenza e l’efficacia nel funzionamento delle agenzie che regolano e rilasciano autorizzazioni per la ricerca.

Biorrap è il primo meccanismo pubblico che tiene traccia delle approvazioni normative necessarie per le proposte di ricerca online. Il portale terrà informati i ricercatori sulla fase della loro domanda in termini di autorizzazioni regolamentari. In più consentirà agli utenti di visualizzare informazioni preliminari su tutto il lavoro di ricerca svolto da un determinato ricercatore oppure da una determinata organizzazione.

Secondo il governo l’India è pronta a diventare un hub globale di bio-produzione e figurerà tra i primi cinque Paesi del mondo entro il 2025. La biotecnologia è rapidamente emersa come una via di sostentamento per i giovani in India. Ci sono oltre 2.700 start-up biotecnologiche e più di 2.500 aziende biotecnologiche attualmente attive nel Paese. Entro il 2025, il contributo dell’industria biotecnologica indiana al mercato globale delle biotecnologie dovrebbe crescere dal 3% registrato nel 2017 al 19%. Anche il contributo della bioeconomia al Pil nazionale è cresciuto costantemente negli ultimi anni fino al 2,7% del 2020 in aumento rispetto all’1,7% del 2017.

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