Rischi politici (UNGHERIA)
- Stato di diritto e indipendenza istituzionale
- Libertà dei media e pluralismo dell'informazione
- Diritti civili
- Corruzione, trasparenza e gestione dei fondi pubblici
- Isolamento politico e politica estera
Stato di diritto e indipendenza istituzionale
Dal 2018 l'Ungheria è sottoposta alla procedura ex articolo 7(1) TUE, per rischio di grave violazione dei valori fondamentali dell'UE. Restano critiche l'indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. Il governo ungherese respinge le accuse, sostenendo che le riforme giudiziarie rispettano il principio della sovranità nazionale e rispecchiano esigenze storiche e culturali locali.
Libertà dei media e pluralismo dell'informazione
La Commissione ha avviato procedimenti contro l'Ungheria per violazioni del diritto UE nel settore delle comunicazioni elettroniche, rilevando ostacoli alla libertà di stampa. Le autorità ungheresi difendono il loro operato, dichiarando che la gestione dei media risponde a criteri di tutela della sicurezza nazionale e di protezione del sistema mediatico nazionale.
Diritti civili
L'Ungheria è oggetto di una procedura di infrazione per leggi che limitano la promozione della diversità di genere e dell'orientamento sessuale. Il governo giustifica tali misure come strumenti volti alla protezione dell'infanzia e alla preservazione dei valori tradizionali, sostenendo che tali misure siano compatibili con i diritti fondamentali sanciti dai trattati UE.
Corruzione, trasparenza e gestione dei fondi pubblici
La Commissione UE segnala gravi carenze nei meccanismi anticorruzione e nella gestione trasparente dei fondi pubblici, bloccando l'erogazione di fondi europei. Da parte sua, il governo ungherese sostiene di aver avviato riforme adeguate per migliorare i sistemi di controllo, segnalando una percezione di trattamento discriminatorio da parte delle istituzioni europee.
Isolamento politico e politica estera
L'Ungheria ha adottato posizioni divergenti rispetto alla linea comune UE su temi chiave, come il sostegno all'Ucraina e le sanzioni contro la Russia. Il governo difende questa politica come basata su interessi nazionali ed energetici, rivendicando il diritto a un'autonomia politica nazionale nel rispetto degli interessi sovrani.