Rischi operativi (COREA DEL SUD)
- Barriera linguistica e reperibilita' manodopera straniera specializzata
- Struttura del sistema produttivo
- Volatilità' degli stili di consumo
- Protezione proprietà intellettuale
Barriera linguistica e reperibilita' manodopera straniera specializzata
Benché l'inglese sia molto studiato, vi sono margini per un ampliamento della sua diffusione negli ambienti economici coreani. Salvo alcuni settori maggiormente aperti ai mercati stranieri, il coreano rimane quindi la lingua di lavoro. Questo fattore rappresenta un ostacolo oggettivo alla reperibilita' di manodopera straniera specializzata. Vi sono inoltre restrizioni normative all'assunzione di personale straniero nelle aziende, ancora soggetta a un sistema di quote.
Struttura del sistema produttivo
Il sistema produttivo coreano e' basato essenzialmente su grandi gruppi industriali, dotati di una struttura molto ramificata in numerosi settori dell'economia. Per le aziende italiane di piccole e medie dimensioni, avviare un rapporto di fornitura nei confronti di grandi player coreani può permettere di penetrare non solo il mercato interno ma anche mercati terzi, grazie all'internazionalizzazione delle grandi imprese coreane. Ciononostante, il gap dimensionale tra PMI italiane e 'chaebol' coreani rende a volte complicate, e sbilanciate, le relazioni aziendali.
Volatilità' degli stili di consumo
In Corea i consumi sono fortemente orientati dalle mode, che a loro volta poggiano spesso su campagne di marketing che si servono di famosi personaggi dello spettacolo (c.d. influencer). Cio' richiede grande dinamicita' e flessibilita' nell'adattarsi alle condizioni di mercato: tali condizioni sono fondamentali per garantire continuita' alle proprie attivita' nel Paese.
Protezione proprietà intellettuale
Il quadro giuridico coreano a tutela della proprietà intellettuale si è andato rafforzando negli ultimi anni. Cionondimeno, non mancano i casi di violazione. Le aziende italiane interessate al mercato coreano sono chiamate pertanto ad attivarsi per garantire la tutela del proprio marchio. In applicazione del principio "first-to-file", in Corea acquisisce il diritto alla registrazione del marchio chi per primo avanza domanda. E' perciò indispensabile registrare il marchio con congruo anticipo rispetto all'effettivo inizio delle operazioni commerciali.